Finanziamenti e rassicurazioni non servono a placare le polemiche su quanto accaduto sabato scorso a Palazzo D’Avalos. Anche se i primi 700 mila euro stanziati dalla Regione Abruzzo l’altro giorno non sono pochi e serviranno, prima di ogni cosa, a tamponare lo stato di emergenza. Le prime spese sono state calcolate dai tecnici del Genio Civile regionale diretti dall’ingegnere Emidio Primavera. Sarà lui ad occuparsi dei lavori di messa in sicurezza e ripristino dello stato dei luoghi. Il problema, però, è legato alle tante crepe presenti nei sotterranei la cui presenza fu segnalata lo scorso mese di ottobre da alcuni mezzi di informazione.
Il Presidente della Regione Abruzzo Luciano D’Alfonso ha garantito che la somma stanziata sarà messa subito a disposizione.
“Il Genio Civile – ha sottolineato il Governatore – ha già ordinato le indagini morfologiche per meglio eseguire l’intervento. I sondaggi della campagna geognostica sono già partiti e sono finalizzati alla progettazione dell’intervento di ricostruzione del muro crollato.”
Certo, da qui in avanti di risorse ne serviranno altre. Come si ricorderà, infatti, il Comune di Vasto aveva chiesto 2.450.000 euro. Le istanze furono presentate a febbraio dello scorso anno: un milione e 650 mila euro per il consolidamento del lato orientale del Palazzo ancora in attesa di restauro e 80 mila euro per la sistemazione del cortile interno e delle facciate.
