È partita in questo gennaio la rivoluzione dell’ISEE con la nuova variazioni dalla normativa vigente volute dal governo Renzi che, di fatto, hanno resa più complessa l’elaborazione del documento che indica la situazione economica del nucleo familiare e consente di accedere a una serie di servizi e agevolazioni.
Non solo è aumentata la complessità ma anche la tempistica si è allungata dal momento che bisogna produrre una documentazione accessoria che fino allo scorso anno non veniva richiesta.
Come ricordano dal Caf della Cisl “l’Isee serve ad attestare il diritto a godere di prestazioni sociali o assistenziali agevolate come assegni di maternità, carta acquisti, riduzione tasse universitarie, buoni mensa e trasporto studenti minorenni, contributi per l’affitto, bonus per energia elettrica, gas, bollette telefoniche e dell’acqua, tariffe agevolate sui ticket sanitari e sulle tasse comunali”.
“Le principali novità – dicono ancora dal Caf – riguardano la certificazione dei redditi, con l’incrocio dei dati presenti negli archivi Inps e dell’Agenzia delle Entrate e una rimodulazione del quadro reddituale con l’inclusione di redditi o trattamenti esenti”.