“Se i lavoratori della Fondazione Padre Alberto Mileno di Vasto potessero veramente scrivere una lettera alla Befana, non credo che chiederebbero regali, hi-tech, macchine, etc. Sicuramente chiederebbero lo stipendio e la tredicesima e, soprattutto la sicurezza del posto di lavoro. Una richiesta bizzarra, questa, per una Befana un po’ strana, moderna, che invece di stare a cavalcioni sulla scopa magica, governa la Regione Abruzzo o Dirige la ASL di Lanciano Vasto Chieti e si presenta in auto Blu sul nostro posto di lavoro a consegnarci il suo regalo. Ma aggiungiamo noi che da soli gli arretrati non basterebbero a renderci felici. La Befana dovrebbe regalarci anche la sicurezza del posto di lavoro, che oggi è messo a rischio dal fantasma della riconversione e dalla reale introduzione del ticket nella riabilitazione. A questi problemi, che purtroppo non sono gli unici si sono aggiunti anche alcuni problemi delle ASL che, oltre a non pagare le strutture riabilitative con regolarità, oggi vorrebbero pagare alcune prestazioni sanitarie come se fossero prestazioni socio sanitarie e ricordiamo che la riconversione è solo sulla carta, dunque, fantasma. Queste scelte sono sbagliate e non riducono la spesa, anzi l’ aumentano perchè i cittadini, soprattutto quelli diversamenti abili, saranno costretti a rivolgersi fuori regione per vedersi riconoscere il diritto alle cure. Con queste scelte ho paura che ancora una volta verrà penalizzato il territorio del Vastese da anni divenuto, in ambito sanitario, il SUD d’Abruzzo”.
La RSA CGIL