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Oggi l’assemblea dell’ISI, la società che gestisce il patrimonio delle reti idriche, ma il centrodestra la diserta

acquedottoSi terrà quest’oggi l’assemblea dell’ISI, la società che gestisce patrimonio delle reti idriche, che dovrebbe sancire passi importanti verso lo scioglimento dell’ente. Ma alla riunione di oggi mancheranno i sindaci del centrodestra che, dopo un vertice tenutosi a Lanciano, hanno ufficializzato la loro posizione. Troppe le incognite che gravano sull’operazione e le fumosità che offuscano il percorso con il quale si giungerà allo scioglimento della ISI; a quanto ammontino i cespiti in essere; a quanto ammonti il patrimonio della stessa e se è stata chiesta una verifica all’Agenzia delle entrate sull’eventuale ricaduta fiscale dell’operazione a carico dei comuni. E non solo, perché secondo Magnacca e C.  non è stato presentato un progetto economico finanziario di quello che avverrà e che chiarisca come avverrà questo scioglimento, né un documento tecnico sui prossimi passaggi.

“Alla luce di tutto questo noi non parteciperemo all’assemblea di lunedì 22 se non verranno prima date risposte esaustive ai nostri quesiti – questa la decisione maturata dal Comitato dei sindaci del centrodestra – E’ fin troppo palese, infatti, che non esiste una strategia nel centrosinistra per gestire il bene acqua. A riprova di ciò ricordiamo che la SASI ha convocato in data 7 ottobre 2014 un’assemblea per decidere l’incorporazione della ISI, ma la stessa ISI ha bloccato, in quella sede, tale percorso, annunciando il suo scioglimento. I sindaci di sinistra, che hanno eletto i due consiglieri di amministrazione, e a cui gli stessi dovrebbero rispondere, si fanno portare “a cavezza” ora dagli uni ora dagli altri amministratori delle due società, dimostrando di non avere un progetto gestionale”.

I sindaci di centrodestra tornano a sollevare la questione delle promozioni in seno alla Sasi che tanto scalpore hanno suscitato in un momento di crisi come questo in cui la spending review viene sbandierata  come una necessità imprescindibile. “Vorremmo almeno sapere – scrive il Comitato – se erano a conoscenza, così come riporta una testata giornalistica on line, della convocazione del CdA della SASI di qualche giorno fa, riunito solo per regalare promozioni a 12 dei suoi dipendenti, tra quadri e dirigenti, con aumenti di stipendio annessi. Una vera strenna natalizia agli amici degli amici”.

“La sinistra sta trattando un bene pubblico così importante come l’acqua con una superficialità disarmante – tuonano i sindaci di centrodestra – permettendo ad alcuni amministratori di fare e disfare a proprio piacimento. A tal proposito non abbiamo ricevuto nessuna risposta del presidente Scutti in merito ai chiarimenti chiesti dall’on. Di Stefano sui suoi rapporti con la Jericho Srl e con i suoi soci, ed i rapporti di questi con la SASI”.  Il parlamentare forzista aveva acceso i riflettori sulla Jericho Srl, di cui Domenico Scutti è socio, che avrebbe preso incarichi dalla SASI; e  non solo, ma anche ma anche sugli incarichi di consulenza che un altro socio della Jericho, l’ing. Fusco, avrebbe ottenuto dalla Sasi a cifre molto riguardevoli”

Tornando all’affaire ISI il Comitato chiede che “si facciano avanti soprattutto i sindaci di Lanciano e Vasto in particolare, assumendosi la responsabilità di questo caos a cui stanno dando piena copertura politica”.

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