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Bretella ferroviaria fino al porto, per Nencini si può fare

riccardo nencini-vasto-porto - 005“Non siamo qui a chiedere immediatamente tutto il finanziamento per il nuovo Piano regolatore portuale, ma penso che la realizzazione dell’ultimo tratto di bretella ferroviaria fino al porto possa essere considerata una richiesta minima a cui si può far fronte senza impegnare grosse cifre”. Questa la richiesta avanzata ieri dal sindaco di Vasto, Luciano Lapenna, in occasione della visita del viceministro delle Infrastrutture Riccardo Nencini.
Sarebbero necessari infatti 11 milioni di euro (teoricamente recuperabili tra Sblocca Italia e Legge di Stabilità), una cifra alla portata del Ministero delle Infrastrutture che tra il 2015 e il 2020 – secondo quanto annunciato dal viceministro – conta di spalmare complessivamente investimenti tra gli 80 e i 100 miliardi di euro. Non è ben chiaro quanto effettivamente ci sarà da spendere per le infrastrutture italiane  e se la previsione della possibilità di spesa potrà essere confermata, ma nello specifico Riccardo Nencini  si è mostrato ottimista: “Il porto di Vasto si affaccia sulla dorsale ‘buona’, quella adriatica che deve essere implementata; inoltre la vicinanza alla Riserva Naturale di Punta Aderci risulta certamente attrattiva per quanto riguarda i fondi europei”. Insomma, per il viceministro Nencini, la richiesta del sindaco di Vasto può trovare accoglimento, anche se naturalmente bisogna verificare le intenzioni di Rfi (Rete Ferroviaria Italiana), che già stenta a mantenere in piedi lo scalo merci della Stazione di Vasto-San Salvo, per cui non è detto che sarà facile convincerla della bontà del progetto. Ad ogni modo, il viceministro si è impegnato a convocare un tavolo ministeriale per avviare una discussione a riguardo alla quale dovranno partecipare gli enti locali, le autorità portuali e la stessa Rfi. Nencini ha raccomandato anche il coinvolgimento della Regione, in funzione di “cabina di regia”, nell’attesa della legge di riforma che preveda un coordinamento tale da dare alla portualità italiana un progetto di rete coerente.
Questo, in sostanza, è quanto emerso dalla visita di ieri del viceministro Nencini, che ha prima visitato l’Ufficio Circondariale Marittimo di Vasto; ad accoglierlo autorità militari e civili, tra cui il comandante del porto di Vasto, il tenente di Vascello Giuliano D’Urso, il Direttore Marittimo di Abruzzo e Molise, il capitano di vascello Enrico Moretti, e il capo del Compartimento Marittimo di Ortona, il capitano di Fregata Nicola Attanasio. Con loro, il viceprefetto della Provincia di Chieti, la dottoressa Domenica Calabrese, il sindaco di Vasto, Luciano Lapenna, e lo “stato maggiore” del Partito Socialista (Nencini è anche segretario nazionale del partito), tra cui l’assessore comunale all’Urbanistica, Luigi Masciulli, che non ha lesinato critiche al governo regionale “colpevole”, a suo dire, di aver dimenticato il porto di Vasto.
Dopo una breve visita all’Ufficio Circondariale Marittimo, incontro alla Pinacoteca di Palazzo d’Avalos per parlare di sviluppo portuale, con interventi moderati dal giornalista Orazio Di Stefano.
In apertura, l’assessore Masciulli ha proposto un excursus sull’approvazione del nuovo Piano regolatore portuale, con le varie tappe, fino all’approvazione con le prescrizioni da parte del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici.
A seguire, il comandante del porto di Vasto, il tenente di Vascello Giuliano D’Urso, ha relazionato sull’attuale situazione del porto, sugli interventi in programma e sui progetti a medio e lungo termine. Il comandante D’Urso ha tenuto inoltre a ricordare che tra le prescrizioni previste per il nuovo Piano regolatore portuale ci sono proprio le infrastrutture, con la necessaria bretella ferroviaria che colleghi direttamente l’interno del porto alle strutture esistenti.
Intervenuti anche rappresentanti del settore produttivo, tra cui il presidente della Pilkington, Graziano Marcovecchio: “Chiediamo alla politica – ha precisato Marcovecchio – di trovare le giuste priorità che premino il lavoro e chi produce lavoro. Nel settore delle infrastrutture è l’offerta che crea la domanda, quindi il Pubblico ha il dovere di creare le condizioni per cui possa nascere la domanda”.
In coda gli interventi del sindaco Lapenna e del viceministro Nencini sulla necessità – come detto – di completare la bretella ferroviaria fino al porto. Nencini si è impegnato a convocare il tavolo ministeriale e l’effettiva concretezza del progetto si potrà verificare in quella sede.

Natalfrancesco Litterio

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