I giudici amministrativi del Tar Abruzzo di Pescara avrebbero deciso: il maestro Raffele Bellafronte va riammesso agli orali del concorso per la direzione artistica del teatro Rossetti di Vasto. Come ormai ben noto agli inizi di luglio il Comune di Vasto, dopo il susseguirsi delle polemiche circa la gestione dello splendido teatro borbonico e altre istituzioni culturali della città, ha indetto un bando per la selezione del nuovo direttore artistico del Rossetti. L’esito sembrava scontato e invece, il 16 settembre, ecco il colpo di scena che non ti aspetti: colui che molti consideravano il designato, ovvero Raffaele Bellafronte, veniva escluso dalla Commissione d’esame in quanto la sua candidatura violava una delle norme previste nel bando, ovvero l’obbligo di non avere ricevuto condanne penali.
Bellafronte era stato condannato in primo grado per ingiurie a un impiegato del Comune e, quindi, veniva escluso. Così da una parte la Commissione procedeva nel concorso conclusosi con la nomina dirigenziale datata 21 ottobre che attribuiva l’incarico a Rocco Pugliese Eerola, dall’altra i legali di Bellafronte, Emanuele Russo e Giuseppe Gileno, presentavano ricorso al Tar Abruzzo di Pescara.
Per i legali l’assenza di reati contro la Pubblica Amministrazione non avrebbe dovuto precludere l’accesso al concorso dell’ex direttore non potendosi nel caso di specie applicare la legge sull’incandidabilità.
Dopo aver ottenuto l’immediata sospensione, e in attesa di leggere il dispositivo, si può desumere che Bellafronte abbia evidentemente ottenuto il riconoscimento della tesi dei suoi legali da parte dei togati amministrativi che lo hanno riammesso al concorso.
Dunque, si devono rispostare le lancette indietro e tornare alla fase concorsuale del colloquio e alla riattribuizione dell’incarico, con un iter che non mancherà di sollevare pesanti strascichi anche a livello politico, anche perché dalla parte di Bellafronte si era schiarato apertamente anche il Partito Democratico.