Oltre 200 ragazzi delle elementari e delle medie dell’Istituto Comprensivo 1 sono stati i veri protagonisti delle celebrazioni della Giornata dell’Unità nazionale e delle Forze armate, anticipate di un giorno per consentire ai rappresentanti delle Forze dell’Ordine e armate di partecipare alla cerimonia voluta dal Prefetto Fulvio Rocco De Marinis in quel di Chieti domani.
Dopo il raduno in corso Italia, all’altezza dell’incrocio con via Leopardi, il corte si è spostato all’interno della cattedrale di S. Giuseppe per assistere alla S. Messa in ricordo di tutti i caduti delle guerre celebrata da don Gianfranco Travaglini.
Al termine della celebrazione eucaristica Autorità civili e militari, rappresentanti delle associazioni combattentistiche, i ragazzi delle scuole hanno formato un corteo per giungere a deporre una corona d’alloro al Cippo ai Caduti del Mare in via Adriatica e, poi, al Monumento ai Caduti in piazza Caprioli dove si è celebrato il momento clou della Giornata.
Sono stati proprio i ragazzi, che hanno saputo sucitare momenti di grande emozione, a suonare l’Inno di Mameli e, poi, a rendersi protagonisti dell’evento recitando lettere dal fronte risalenti agli anni dal 1915 al 1917, poesie di Ungaretti a cominciare da San Martino del Carso, e tanti passaggi letterari che raccontare gli anni della Grande Guerra, la trincea, le fucilazioni fino al riecheggiare delle celebri note de Il Piave del maestro Ermete Giovanni Gaeta e di nuovo l’Inno di Mameli stavolta cantato nella sua intierezza.
È toccato a Maria Amato il primo saluto delle Autorità, e il parlamentare vastese ha voluto dedicare un pensiero ai militari impegnati in tutte le parti del mondo per missioni di pace e in particola modo alla Marina Militare, in primis perché “in questi giorni si è chiusa l’operazione Mare Nostrum” e, poi, perché “il mio papà è stato in Marina”. La Amato ha chiarito come la pace passa per il rispetto per gli altri, per le ricchezze culturali del Paese, per l’ambiente.
Poco più di sette minuti, invece, è durato l’intervento del sindaco Luciano Lapenna, che ha ringraziato i ragazzi presenti “a testimoniare il proprio futuro impegno per la pace”. E, poi, le Forze armate” per il loro impegno quotidiano nella nostra città a garanzia della sicurezza di tutti i cittadini”. Dinanzi al presidente del Consiglio comunale, al vice sindaco e ai consiglieri comunali, Lapenna ha parlato di “una Giornata di ricordi dei caduti di tutte le guerre”, ma “anche i loro famigliari che si sono visti privati dei loro affetti più intimi dalla guerra”. Il primo cittadino vastese ha parlato della “fine della drammatica Guerra del ‘15-’18 che è costato milioni e milioni di morti”.
“Siamo qui – ha aggiunto – per non dimenticare gli orrori della guerra e quello che la guerra ha significato e continuano, ahimè, a significare nello scenario mondiale”.
Un pensiero Lapenna ha voluto dedicarlo “ai tanti nostri italiani che sono impegnati in diversi campi nelle operazioni di pace, per poter garantire una pace che è sempre più lontana
Siamo qui a non dimenticare questi nostri concittadini che sono lì a rischiare quotidianamente la loro vita per un futuro di pace che dobbiamo continuare sempre più a volere”, richiamando anche la testimonianza pastorale di Papa Francesco “che andrebbe di più ascoltato e non ignorato dai quei trafficanti di armi e dai signori di tutte le guerre”.
“Vasto – ha chiosato Lapenna – anche quest’anno vuole ricordare e nel ricordo dei suoi caduti con questa iniziativa torna ancora una volta a schierarsi contro le guerre. Vogliamo fare in modo che quello che è stato non accada più per il nostro Paese e mi fa molto piacere questa grande sensibilità che dimostrate come scuola perché sono le scuole che devono ancor più insegnare questo percorso e far si che esso si radicalizzi ed entro nelle coscienze dei nostri giovani e dei nostri ragazzi”.
L. S.
un breve filmato dell’evento:
http://www.youtube.com/watch?v=SKxkSbkeSao