Alle discariche abusive in zone di campagna oppure poco frequentate purtroppo ci siamo abituati; piloni dei ponti, terreni agricoli, bordi della strada, nonostante i controlli e qualche multa sembra proprio che quello dell’abbandono indiscriminato dei rifiuti sia un malcostume duro da correggere.
Purtroppo, però, non sono situazioni che si verificano solo lontano da eventuali occhi indiscreti; anche in pieno centro abitato – nonostante sia in vigore da anni la raccolta differenziata – non mancano esempi di inciviltà.
In via Madonna dell’Asilo, sul terreno adiacente la strada, i soliti incivili non mancano di lasciare il segno: ancora ieri pomeriggio, bustoni neri dell’immondizia in bella mostra, lasciati lì, chissà a chi.
Capitolo a parte i contenitori di pannolini e pannoloni che tutto raccolgono tranne quello per cui sono stati messi lì; in passato segnalazioni sono giunte per il contenitore di piazzale Histonium, al parcheggio del Comune; più recentemente, invece, stessa situazione al contenitore nei pressi dell’ex carcere di via Aimone: immondizia di ogni genere dove dovrebbe essercene solo di selezionata.
Questi sono solo due degli innumerevoli esempi che i vastesi sono costretti quotidianamente ad “ammirare” lungo le strade della città; è evidente che molti non sono educati al vivere civile, per questo occorrono maggiori controlli e un’intensa attività di sensibilizzazione. Senza dimenticare, però, che fintanto che permangono questi atteggiamenti incivili, ci vorrà anche chi ripristina le zone interessate. Spesso queste mini discariche abusive rimangono al proprio posto per giorni e giorni, senza che nessuno si decida a bonificarle, con tutto ciò che ne consegue sul piano del decoro urbano. Emblematica l’azione dimostrativa portata a termine dai giovani di Gim, lo scorso aprile, presso un’area di via Alessandrini. Nell’occasione, i giovani del centrodestra vastese – “armati” di pala e bustoni di plastica – avevano ripulito un’area di parcheggio che attendeva da mesi una bonifica.
Insomma, accanto ad azioni di controllo e sensibilizzazione, occorre una più rapida risposta laddove gli incivili hanno già “colpito”.