Nonostante l’impegno delle Forze dell’ordine per ridurne la crescita, il mercato del falso continua a crescere facendo stimare il giro di affari in oltre sette miliardi di euro. Il che sta mandando in crisi le imprese italiane, spesso costrette alla chiusura. In un rapporto di Confartigianato, risulta che i settori più esposti alla contraffazione sono quelli delle calzature, della occhialeria e dell’abbigliamento. Sono anche fortemente interessati al fenomeno i cosmetici e i giocattoli. Ma è tutto il “made in Italy” ad esserne colpito. Cesare Fumagalli, segretario generale Confartigianato, sostiene che “la contraffazione in Italia è un business colossale che gira a pieno regime ed è tra le cause della crisi delle piccole imprese manifatturiere di casa nostra”. Sono circa settemila le imprese costrette a chiudere a causa di questo perverso fenomeno. Il mercato del falso interessa tutte le regioni. Al primo posto troviamo la Toscana, seguita da Marche, Veneto, Umbria e Abruzzo. I falsi giungono in Italia soprattutto dalla Cina. Ma anche dalla Turchia arriva merce contraffatta (cosmetici), mentre molti prodotti alimentari vengono dall’Egitto. A livello regionale il valore più elevato di merci contraffatte sequestrate si registra nel Lazio, seguito da Lombardia e Campania. Ma il mercato del falso colpisce tutte le regioni d’Italia. è necessario, perciò, una presenza ancora più forte sul territorio delle Forze dell’Ordine per ridurre il più possibile questo mercato che sta distruggendo tante aziende italiane.