Dopo quella delle banane, ecco l’Amministrazione della spazzatura, perché il Comune di Vasto ha un problema mai risolto. Versa nelle casse di Pulchra e Civeta 7 milioni di euro l’anno, un quarto del bilancio. Provate voi, in famiglia, a spendere, ogni mese, un quarto dello stipendio per pagare l’immondizia. Cosa resterebbe? Lapenna ci racconta da anni la favola che, con l’aumento della percentuale di raccolta differenziata, sarebbe diminuita la bolletta. Un imbroglio. Non è mai diminuito alcunché. Non solo. Il nostro sindaco, dopo che i cittadini sborsano 7 milioni l’anno per Pulchra e Civeta, ha l’ardire di stipulare una Convenzione con l’Associazione dei Baschi Azzurri Onlus, presieduta da Eustachio Frangione, spendendo altri 2.500 euro mensili per raccolta rifiuti. Ma in quanti debbono raccogliere questi benedetti rifiuti? Se poi Frangione è lo stesso che presiede il Gruppo Comunale della Protezione Civile, allora la questione si fa anche delicata, perché lo stesso Gruppo riceve fior di denari dall’Ente. Da settimane ho chiesto l’accesso agli atti per studiare tutti i trasferimenti verso la Protezione Civile, ma non mi è stato ancora permesso. Evidentemente, la struttura amministrativa è talmente efficiente e talmente oberata di lavoro che non trova ancora il tempo per consentire a un consigliere comunale di svolgere appieno la propria funzione. O si ha qualcosa da temere e da nascondere?
Lapenna ha sempre estrema difficoltà nel mostrare le carte, ma non c’è carta, all’interno dell’Istituzione, che lui possa vedere e i consiglieri no. C’e chi, strumentalmente, tira in ballo la privacy, come nel caso dell’Elenco dei debitori. Quale privacy? Se c’e una sola persona in grado di vedere le carte, e il sindaco è certamente tra questi, la privacy non esiste. Dentro il comune tutti sanno tutto, uscieri compresi. Solo i consiglieri fanno fatica a vedere le carte. Si sta generando un malcostume amministrativo non più tollerabile. Con questo manifesto intendo stimolare una riflessione seria che conduca a una profonda revisione su un impegno di spesa non più sostenibile, sui soldi, tanti soldi, che continuano a essere sprecati mentre alla maggior parte dei cittadini viene richiesto uno sforzo che li abbatte e impoverisce in un tragico contesto economico. Pagate, pagate, dice Lapenna, che devo darvi i servizi. Quali servizi? L’Amministrazione delle banane e della spazzatura non restituisce servizi all’altezza di quanto pretende e incassa. Non siamo in Svezia. Siamo a Vasto. E quanto incassa viene sprecato per mille rivoli, come abbiamo ampiamente dimostrato in questi anni sciagurati, anni di decadenza. Una decadenza che rischia di diventare irreversibile.
Davide D’Alessandro
Consigliere comunale indipendente