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Il Teatro è mio e lo dirigo io!

teatro rossettiSignora mia, il direttore-noleggiatore ha fatto ricorso al Tar e il Tar, non avevo dubbi, lo ha riammesso con riserva alla prova. Il teatro è mio e lo dirigo io, finché morte non ci separi. Questo il senso dell’azione di Bellafronte, dopo la sua esclusione da parte della Commissione esaminatrice. Ovviamente, Bellafronte aveva il diritto di fare tutti i ricorsi che voleva ma io, al posto della Commissione, lo avrei ammesso e fatto perdere, poiché il suo curriculum è nettamente inferiore ad almeno altri tre candidati. Con me, che non ne capisco meno del dirigente D’Annunzio (il quale non è Muti né Abbado, come non lo sono io), sarebbe arrivato quarto.

Aveva vinto Rocco Pugliese Eerola, ma sapete che c’era anche De Palma? Sapete chi è? Andate a leggervi il curriculum e, se non vi basta, leggete quanto ne scrive, nel suo ultimo libro, Paolo Isotta. Se non vi basta, aggiungo due righe di un’antica recensione, sempre isottiana: “Non sappiamo quanti pianisti possano vantarsi di possedere la millimetrica precisione e la sensibilità poetica dei timbri di De Palma”. Allievo del maestro Vincenzo Vitale, anche De Palma avrebbe meritato, e ancora merita, la …palma del vincitore. Ha un’ottima carriera, una dimensione internazionale, è un pianista eccellente. A Spoleto realizza gli straordinari “Concerti di Mezzogiorno”.

Non so cosa faremo a Vasto, nella Vasto dell’imbroglioncello e dei ricorsi al Tar, la prossima estate. Avevo consigliato all’imbroglioncello di non fare alcun bando farsa e di continuare ad assegnare la direzione a Bellafronte, sommando i 25 mila euro della Scuola Civica Musicale, i 21 mila del Teatro e, perché no, i 26 mila delle fatture per noleggio attrezzature al Teatro da lui stesso diretto. Un direttore-noleggiatore è il massimo. Dove lo troviamo? Ma l’imbroglioncello ha avuto paura di quelle fatture. Ha detto che non ne sapeva nulla, che era tutta farina del Dirigente, ma ne ha avuto paura. 70 mila euro l’anno a Bellafronte per diversi anni non è roba da poco. Tra l’altro, avere, per un candidato, come Presidente della Commissione colui che il Sindaco ha indicato quale responsabile della gestione fatture, non è male. Solo a Oxford, come insegna Nicola Gardini, il candidato non conosce i membri della Commissione e viceversa.

Comunque, viva il Tar, forza Tar! Riammesso in concorso con riserva, vediamo se arriverà quarto o …primo. Purtroppo, non faccio parte della Commissione e non sono un imbroglioncello, signora mia. Non sono neppure del Pd dove, dal 9 settembre, è in atto un tira e molla tra chi sostiene l’indispensabilità dello spinotto e chi no. E, da ultimo, non sono neppure galantuomo, per usare un termine tanto caro a quella santa donna di Bianca. Sono un rompicoglioni. E nel 2014, nella Vasto dell’imbroglioncello, non è cosa buona né giusta. Ma me ne frego. Altissimamente me ne frego.

Davide D’Alessandro

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