
Come è ormai ben noto si sta andando verso la fusione delle Camere di Commercio e dei loro beni. Una scelta sulla quale si è espressa anche Letizia Scastiglia, direttore della Cna Chieti, la cui posizione ai più è sembrata di contrarietà a tale eventualità. La Scastiglia, però, ha voluto chiarire che «Non sono contraria ad alcuna operazione di fusione tra le Camere di commercio abruzzesi o tra le strutture da loro controllate. Penso solo che si debba dare vita a un percorso condiviso e paritetico, in cui tutte e quattro le strutture camerali della regione siano protagoniste di un processo di riforma».
E, poi, ha aggiunto: «Prendiamo la questione delle Agenzie di sviluppo: a Pescara, a tutt’oggi, non esiste alcun equivalente dell’Agenzia teatina: come si fa a operare una fusione con una cosa che non c’è? Al più, nel recente passato, era stata ipotizzata la fusione con l’Agenzia di sviluppo dell’Aquila, visto che lì esiste: ipotesi, questa, di cui eventualmente si tornerà a parlare dopo l’insediamento della nuova giunta camerale».
Quanto alle quattro strutture camerali, Scastiglia osserva come la delibera di indirizzo della Giunta regionale rimandi a decisioni autonome assunte dagli organismi camerali abruzzesi, senza fissare alcun “paletto” a monte: «E io – osserva – non posso che riconoscermi in un processo che metta tutte e quattro le Camere esistenti su un piano di piena parità, senza alcuna posizione precostituita. Dopo il rinnovo dei quattro consigli camerali sarà finalmente possibile avviare un processo che condivido e alla cui realizzazione darò il mio contributo».