Il comunicato con il quale Guido Giangiacomo (FI) ha rimandato al mittente le accuse mossegli circa il suo operato nell’ultima seduta del Consiglio comunale non ha lasciato indifferente qualche componente la minoranza che si era visto additare come chi “preferisce metodi ostruzionistici e plateali ad un leale, civile e costruttivo confronto con l’Amministrazione della Città”. Una posizione che aveva lasciato alla maggioranza la possibilità di parlare di una duplice opposizione.
“All’interno del Consiglio comunale non vi sono due opposizioni come cerca di far credere la maggioranza per nascondere il nulla prodotto in questi anni”, tuona Davide D’Alessandro, che, poi, tira un’altra stoccata a Giangiacomo: “Vi è una sola opposizione, una sola minoranza. Poi, vi è Guido Giangiacomo, un consigliere che non ho ancora percepito poiché sono state molto limitate le sue presenze sia nelle commissioni, sia in Consiglio. Se Desiati gli ha rimproverato di essere parte di codesta maggioranza ed io di praticare la politica del tamburello, è perché lo ha dimostrato con i fatti, non con le chiacchiere”.
Un attacco a tutto tondo e senza risparmio di colpi. “Le sue tante assenze – dice ancora D’Alessandro – le sue continue prese di distanza, la sua ritrosia a firmare documenti di importanza rilevante, non ultimo la richiesta di accesso agli atti sulle posizioni debitorie verso il Comune, la dicono lunga sulla sua estrema vicinanza al Sindaco e a questa Amministrazione. Ultimamente è diventato ancor di più, rispetto al passato, fiancheggiatore e sostenitore. L’ultimo Consiglio è stato praticamente rinviato su una proposta Giangiacomo-Lapenna. Persino il Presidente Forte ha votato contro, quindi con la minoranza. Sono impegnato dal 2011, senza timidezze, con passione politica e con il fervore di sempre, a dimostrare le mancate realizzazioni di questa Amministrazione, dopo roboanti promesse di cambiamento. La stragrande maggioranza dei cittadini vastesi è delusa e amareggiata. Faccio politica con un solo scopo: produrre qualcosa di buono per la città. Anche con i manifesti, che sono molto apprezzati. È la democrazia, bellezza!”
