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Diego Tana, lu “féjje di lu Mònece”

Chi tra i vastesi doc non conosce Diego Tana, féjje di lu Mónece? Alimentarista messosi in proprio, ha fatto fruttare bene la sua attività che ora è passata al figlio Nicola e continua ad espandersi. Per chi non lo sapesse, in origine, l’alimentarista era un commerciante che comprava all’ingrosso, rifornendo con i suoi prodotti i piccoli negozi e altre attività, poi questo termine è passato ad indicare anche la vendita al dettaglio. Tale mestiere era molto diffuso prima dell’avvento dei supermarket, e prevedeva anche una “certa mobilità”, perché bisognava spostarsi nei dintorni per vendere la merce ai contadini. “Bisogna saperci fare con il commercio, quando si chiude un determinato settore, come è successo con la rivendita ai piccoli negozi, bisogna aprirsene un altro” – spiega Diego.

Non appena si verificò questo mutamento, infatti, il nostro alimentarista iniziò a rifornire bar, panetterie e macellerie con prodotti cartacei e spezie. “Oggi i nostri principali acquirenti sono soprattutto enti pubblici, come ospedali e scuole. Abbiamo avuto una notevole espansione, coprendo le province di Chieti, Campobasso e le Tremiti. Sono particolarmente orgoglioso di essere riuscito a procurarmi il primo cliente a Pescara città” – afferma Nicola Tana, figlio di Diego. L’attività di famiglia, dunque, promette ulteriori sviluppi e porta il suo logo commerciale in giro per la regione e le zone limitrofe. Logo particolarmente interessante perché ritrae proprio la figura di un monaco, prendendo spunto dal nomignolo “Lu Mónece”. Qual è l’origine di questo soprannome? “Mio padre Nicola andò a fare l’aiutante presso i cappuccini della chiesa dell’Incoronata; non fu mai intenzionato a diventare frate, ma i vastesi, per distinguerlo dagli altri Tana, lo soprannominarono lu Mónece, di conseguenza anch’io venni indicato come féjje di lu Mónece. Una volta ben avviata l’attività, abbiamo pensato di conservare questa denominazione tradizionale e d’inserirla come logo commerciale” – racconta Diego con grande piacere.

D’altronde, il primo ad essere commerciante nella famiglia è stato proprio il padre Nicola, il quale rivendeva la lana e pochi altri prodotti. Proprio perché questo nomignolo ricorda la storia familiare, Diego è piuttosto orgoglioso che offeso di sentirsi chiamare “lu féjje di lu Mónece” e viene da sorridere quando ricorda che, all’inizio, le persone che venivano al negozio, erano timorose di chiamarlo in quel modo. Cominciò la sua attività proprio aiutando il padre con le balle di lana, poi, arrivato all’età di vent’anni, decise di fare il salto di qualità e di vendere altri prodotti perché “vendere lana non mi piaceva, ti occupava solo due o tre mesi all’anno e non rendeva a sufficienza”. Munito di una Fiat 50 “mezzo scassata” iniziò a girare nei paesi limitrofi per vendere crusca e altri prodotti alimentari per gli animali.

Fatica e sudore, tanti sacrifici, poco riposo. “Per molto tempo, non sono esistite feste né estati. Andavo avanti sempre da solo, senza appoggiarmi all’aiuto dei commercianti più grandi, i quali, di solito, quando si dovevano acquistare prodotti specifici, come il capitone, garantivano per i più piccoli”. L’attività, però ne beneficiava e presto fu incrementata con la vendita di pasta e materiale cartaceo. Pensando a quel periodo e a tutta la sua “carriera” da alimentarista Diego, che si definisce un giovane di ottantatré anni, non esita a dichiarare: “Anche con i sacrifici, rifarei tutto dall’inizio. Per me questo lavoro, che ritengo tuttora di saper fare, è puro divertimento, al quale, però, bisogna applicare una certa serietà nei confronti del cliente e dei tuoi opera”. Negli anni seguenti, la vendita all’ingrosso continuò ad andare bene, c’era così tanto da fare che era necessario un aiuto in più. Diego si mise in società con il cognato Eustachio Frangione: il punto vendita si trovava nel cuore della città di Vasto su Viale D’Annunzio. Questo sodalizio durò vent’anni, al termine dei quali Diego si avvalse dell’aiuto del figlio che oggi è il titolare dell’attività. Lo smercio all’ingrosso consta di 11.000 prodotti diversi ed è conosciuto soprattutto per la pasta e i confetti. La sede si è spostata in Via del Porto; sull’insegna campeggia il logo di lu Mónece, a identificare e ricordare l’attività passata e presente della famiglia.

Nausica Strever

  • Diego Tana 2
  • Nicola Tana
  • Diego Tana 1
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