Si è ritrovato davanti la sede del Comando di Polizia municipale di corso Nuova Italia il personale dello stesso Corpo proveniente da diversi centri abruzzesi (e diversi anche dall’Emilia Romagna, Molise e Puglia), a Vasto per mobilitarsi al fine di ottenere quanto richiesto nella vertenza in atto, soprattutto per quanto riguarda le indennità di disagio e rischio, argomento che per il sindaco Luciano Lapenna è stato chiuso definitivamente da un parere (negativo) del Ministero dell’Interno richiesto dalla Prefettura nell’ambito della stessa vertenza (sulle altre due questioni, reperibilità e manutenzione divise la trattativa sembra invece possibile).
Come previsto, il corteo formato da una ottantina di operatori della Polizia municipale, tra cui rappresentanti nazionali e regionali del Diccap (Assirelli e Falzani), Csa e rappresentanti del Sulpm è partito dal Comando di corso Nuova Italia e attraverso un breve tratto di corso Garibaldi è giunto davanti al Municipio, accolto dal sindaco Lapenna e alcuni collaboratori, che si sono affacciati al balcone. È durata però poco la presenza del sindaco sul balcone del Municipio; il primo cittadino di Vasto, infatti, presumibilmente indispettito dalle accuse che arrivavano dal corteo, è rientrato dopo pochi minuti.
In piazza Barbacani i manifestanti hanno ribadito le richieste avanzate negli ultimi giorni, puntando l’attenzione sulla riapertura delle trattative sul contratto decentrato, non senza una vena polemica e ironica nei confronti anche degli altri sindacati: “Il sindaco di Vasto non deve chiedere il permesso alla Cgil o alla Cisl se vuole riaprire la trattativa. È inutile che si nasconde dietro sindacati che non rappresentano nessuno nel Corpo di Polizia municipale di Vasto. Noi non siamo come tutti i dipendenti comunali, ma siamo un corpo di Polizia, non è possibile che non ci vengano riconosciute le indennità di rischio e disagio”.
Un’altra criticità emersa dalla manifestazione di questa mattina, quella relativa alla guida del settore: “La legge regionale vieta di affidare il settore a un dirigente amministrativo e impone che sia uno in divisa a farlo. Il sindaco revochi immediatamente l’incarico all’attuale dirigente, se vuole rimanere nella legalità”.
Tempestive le prime reazioni politiche alla manifestazione; per il consigliere comunale indipendente Davide D’Alessandro, quella di oggi “è stata la giornata più triste per Vasto e per la sua più importante Istituzione. L’inadeguatezza di Lapenna è emersa in modo palese e disarmante. Quando un’amministrazione subisce una protesta così vibrante da parte di un suo Corpo, vuol dire che ha fallito totalmente la prova. Dopo otto anni di decadenza, la manifestazione dei Vigili ha posto una pietra tombale su una gestione nata male e finita peggio”.
n.l.