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Trasporto, si va verso la costituzione di una sola azienda regionale

Cerella_ArpaLo aveva anticipato l’anno scorso il segretario regionale del Pd, Silvio Paolucci, durante l’incontro con alcuni lavoratori dell’Arpa-Cerella che da un paio di mesi non ricevevano stipendi, per “deficit comunicativi” tra azienda e Regione, e oggi il partito, una volta conquistato il governo regionale, sta procedendo nella direzione di costituire un’unica azienda regionale per il trasporto pubblico.
Infatti, come riferiscono gli uffici regionali, il consigliere delegato, Camillo D’Alessandro, “ha indicato ai sindacati, durante l’incontro che si è svolto in viale Bovio a Pescara, collaterale alle procedure già in atto per la costituenda società unica dei trasporti, quale è il percorso giuridico e amministrativo che porterà la Regione Abruzzo a cogliere un obiettivo storico”.
D’Alessandro, che ha fissato al 22 settembre, alle ore 10, un nuovo incontro con i sindacati, ai quali consegnerà materiale che attesti i passaggi preparatori, ha sostenuto con fermezza le ragioni della fusione, fugando alcune preoccupazioni evidenziate dagli stessi sindacati, prime tra tutte la salvaguardia dei posto di lavoro, il trattamento della posizione debitoria di Arpa e un fermo controllo sulla classe dirigente che gestisce il passaggio giuridico delle società.
Per quanto riguarda il personale, D’Alessandro ha assicurato che “non esistono difficoltà impedenti grazie ad un Piano industriale che farà della lotta agli sprechi e alle sovrapposizioni una bandiera. Ci sentiamo nelle condizioni di poter garantire a tutti i lavorati le attuali condizioni” ha detto, ricordando anche la generale solidità della nascente società, con i suoi 40 milioni di euro di capitale sociale ed una patrimonializzazione che si potrebbe aggirare intorno a qualche centinaio di milioni di euro. In ordine alle situazioni debitorie pregresse, D’Alessandro ha escluso che possano costituire un impedimento per la costituenda società: “Procederemo con le semestrali di ogni singola società, quindi ci saranno fornite le previsioni al 31 dicembre e il bilancio consolidato”. La terza fase è quella della elaborazione del Piano industriale della società unica: “Con i tempi ci siamo – ha dichiarato il consigliere delegato – e ci sono tutte le garanzie per affrontare al meglio questo passaggio. Le economie che otterremo saranno tali da garantire tutti. Fare le riforme è un dovere, anche quanto comportano sacrifici, noi facciamo sul serio non c’è possibilità di tornare indietro”.

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