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Eleonora, si indaga per istigazione al suicidio

manifestazione-gizzi-testataEleonora Gizzi potrebbe essere stata indotta a morire. Sarebbe questa la clamorosa novità emersa dalle ultime indagini. La morte della maestra non è stata il gesto irrazionale ed impulsivo di una persona disperata. Ecco perchè il Procuratore Capo della Repubblica di Pescara, Giuseppe Bellelli, che sta indagando sulla tragica morte dell’educatrice i cui resti sono stati ritrovati qualche giorno fa nella periferia di Vasto, ha aperto un fascicolo contro ignoti per “istigazione al suicidio”, un reato questo di cui è competente la Corte di Assise. Un reato che prevede una pena molto severa, dai 5 ai 12 anni di carcere. Al momento il magistrato è ancora in attesa di ricevere l’esito degli esami tossicologici. Il medico legale Cristian D’Ovidio conferma che sullo scheletro non ci sono fratture o segni di lesioni letali.
La Procura e la Polizia hanno già ascoltato molti testimoni. Altri saranno sentiti nelle prossime ore. Del resto l’accusa è grave. Come si ricorderà gli ultimi avvistamenti della maestra di 34 anni di Vasto pare siano avvenuti lo scorso mese di aprile. Eleonora, quindi, avrebbe vissuto sola per 20 giorni sotto il ponte Prascovia, in Via Salce. Da sola? È quello che il vice questore Cesare Ciammaichella, dirigente del Commissariato di Vasto, sta cercando di sapere.
Intanto la salma della povera Eleonora non è stata ancora riconsegnata alla famiglia, alla mamma Maria Grazia ed al papà Italo. Anche per questo non ancora si sa quando si terranno i funerali.
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