Depositata giovedì scorso la sentenza degli inizi di luglio del Tar Abruzzo, sezione staccata di Pescara, con cui i giudici amministrativi di fatto hanno accorciato il periodo di affidamento del trasporto malati con ambulanza alla Croce Rossa, dopo che la Asl, a fine anno, aveva deliberato l’assegnamento del servizio fino al 2016.
Un anno di troppo per il Tar di Pescara, che ha parzialmente accolto i ricorsi della Valtrigno e della cooperativa Europa Soccorso, perlomeno “laddove tesi a censurare l’affidamento in convenzione senza gara del servizio in questione, per una durata eccedente il 1° gennaio 2015, e quindi in elusione della normativa riferita che ha mutato la natura della personalità giuridica della CRI proprio da quella data, con la conseguenza che gli atti impugnati devono intendersi affetti da illegittimità parziale, per contrarietà alla disciplina illustrata; con il consequenziale obbligo dell’Amministrazione resistente di provvedere con gara pubblica per il periodo successivo appunto al 1° gennaio 2015”.
In altre parole, per i giudici del Tribunale amministrativo di Pescara, la delibera della Asl che a fine dicembre 2013 ha assegnato senza gara il servizio di trasporto malati alla Croce Rossa fino al 2016 rimane valida, ma solo fino al 1° gennaio 2015, quando la stessa delibera diventa “parzialmente illegittima”, in quanto a quella data la CRI diventa un ente di diritto privato, e come tale deve sottostare alle regole di mercato. E la Asl, quindi, a quella stessa data dovrà provvedere ad effettuare la gara pubblica che non è risultata invece necessaria lo scorso dicembre.
Soddisfatti i legali delle associazioni ricorrenti, l’avvocato Pierpaolo Andreoni per la Valtrigno e gli avvocati Maurizio Mililli e Lorenzo Passeri, per la cooperativa Europa Soccorso, ma sulla vicenda non è stata detta l’ultima parola. Il presidente della sezione vastese della Croce Rossa, la professoressa Maria Luisa Ciufici Del Forno, ha infatti conferito mandato all’avvocato Angela Pennetta di impugnare la sentenza del Tar Abruzzo davanti al Consiglio di Stato.