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Scogli contro la pesca a strascico entro le 3 miglia marina

Castaldi_Gianluca“La crisi economica imperversa ormai da anni nel nostro paese peggio che in altri, aggravata dalle politiche di austerity imposte da un’Europa che ha bacchettato l’incapacità dei governi italiani nel frenare lo spaventoso l’aumento del nostro debito pubblico. La crisi colpisce i cittadini con sempre maggiore forza e, a dispetto dell’ottimismo ostentato dal presidente del Consiglio Matteo Renzi, i dati sulla disoccupazione, sulla produzione industriale, sul dilagare della povertà in Italia ecc., non ci consentono di sorridere”.
Questa la riflessione del senatore vastese del Movimento 5 Stelle, Gianluca Castaldi, nel presentare una possibile soluzione contro la pesca con le reti, che aiuti la piccola pesca nel territorio vastese.
“Le politiche economiche – scrive il senatore – si sono rivelate inefficaci e molti cittadini italiani, dimostrando di avere più risorse di molti dei politici e dei tecnici nostrani, sono tornati alle origini coltivando piccoli orti, allevando piccoli animali e, nelle zone di mare, operando la piccola pesca. Come eletto in Senato del Movimento 5 Stelle, un movimento nato dalle istanze dei cittadini dimenticati dai partiti, intendo farmi portavoce di un problema che colpisce la piccola pesca dal Nord al Sud delle nostre coste, ovvero la pesca che viene effettuata nell’ambito delle tre miglia marine. Nel mio territorio di provenienza, la zona del vastese in Abruzzo, le licenze rilasciate ai piccoli pescatori sono circa 100 e sono quindi circa un centinaio le famiglie che vivono grazie a questa particolare forma di pesca, un’attività ittica apprezzabile anche per il suo innato rispetto dell’ambiente marino, tema che ho particolarmente a cuore. Possiamo solo immaginare quante famiglie vivano o siano supportate da questa attività nei quasi 7.500 km di coste dell’Italia”.
Il senatore Castaldi precisa poi le problematiche del settore: “I piccoli pescatori si scontrano però con l’azione di alcuni pescherecci, una minoranza fra i tanti che lavorano onestamente, i quali utilizzano le reti a strascico sotto costa e operano dunque nell’illegalità, spesso pescando non oltre limite imposto delle 3 miglia marine, una linea di confine posta a tutela sia della piccola pesca che della fauna marittima. Un utilizzo scriteriato delle reti a strascico comporta la distruzione del novellame e, fin troppo di frequente, anche delle attrezzature dei pescatori”.
Questa la soluzione per il senatore del Movimento 5 Stelle: Parlo del posizionamento in mare di scogli tripodi. Allocati a distanza l’uno dall’altro, gli scogli tripodi avrebbero un valore dissuasivo ed inibitorio alla navigazione dei pescherecci in area vietata, sortendo un effetto benefico sull’habitat marino, favorendo il ripopolamento della flora e della fauna. La loro installazione, già effettuata con buoni risultati in altre realtà geografiche, avrebbe un costo limitato e non comporterebbe, salvo casi particolari, di alcuna spesa di manutenzione. Ci impegneremo, con tutti gli strumenti democratici a disposizione del MoVimento 5 Stelle, nel trasmettere questa proposta nata dai cittadini alle opportune sedi istituzionali. Agiremo non non soltanto localmente, con i nostri consiglieri in Regione Abruzzo, non solo a livello nazionale, attraverso la mia azione in Senato, ma anche a livello europeo, presentando l’idea dei nostri piccoli pescatori agli eurodeputati presenti nella Commissione PECH in Europa”.

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