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Bando per la direzione artistica del Teatro Rossetti di Vasto, opposizioni perplesse

Teatro RossettiA margine delle polemiche sollevate dall’attore e regista Stefano Angelucci Marino in merito al bando emanato dal Comune di Vasto per la direzione artistica del Teatro Rossetti, si registra una nota a firma dei consiglieri di opposizione nell’Aula Vennitti Davide D’Alessandro, Nicola Del Prete, Massimo Desiati Antonio Monteodorisio ed Etelwardo Sigismondi, i quali esprimono le proprie perplessità sulla natura dell’avviso che, come detto proprio da Marino, non consentirebbe inspiegabilmente a personaggi illustri quali Proietti, Ronconi, Preziosi di assumere quel ruolo. Ecco il testo della nota.

“Non poteva sfuggire alla nostra attenzione il Bando di Selezione pubblica per l’incarico di Direttore artistico del “Teatro comunale Rossetti”. Poco tempo fa, infatti, l’argomento era stato sollevato in ordine al particolare rapporto che intercorre tra il Comune di Vasto e l’attuale Direttore artistico del Teatro. Probabilmente, con l’obiettivo di fugare ogni motivo di polemica allora sollevata, l’Amministrazione comunale ha oggi inteso indire un bando per l’attribuzione dell’incarico per la durata di tre anni.

C’è da premettere che, per tale incarico, anche nel caso di strutture teatrali pubbliche, molto raramente si ricorre ad un bando, essendo il ruolo da ricoprire talmente particolare da conferire rilevanza alle qualità ed esperienze personali del prescelto. Un rapporto contrattuale basato, quindi, sulla fiducia personale, tanto da rendere intrasmissibile il rapporto stesso. Nel caso del teatro vastese, invece, probabilmente al fine di fugare ogni dubbio circa il rispetto dei principi di trasparenza, si promulga un bando! Nessuno era mai arrivato a chiedere tanto e, proprio in questo caso, sembra ben valere la locuzione “excusatio non petita, accusatio manifesta” (scusa non richiesta, accusa manifesta).

Infatti, dalla lettura del bando, si evince quanto il labirinto delle caratteristiche richieste per diventare Direttore artistico del Teatro Rossetti siano talmente accurate e rigorose da impedire ai più, tra gli esperti del settore, addirittura la partecipazione alla selezione. Valga ad esempio il fatto che, purtroppo e per le strettoie del bando, la nostra città dovrà, per forza, far a meno di personaggi di elevata e conclamata statura artistica (perché di un artista e non di un tecnico si tratta) quali Gigi Proietti o Luca Ronconi, Direttore del “Piccolo” di Milano, o Alessandro Preziosi, Direttore del Teatro Stabile de L’Aquila. Questi personaggi, insomma, insieme a tanti altri, neanche potrebbero partecipare alla selezione vastese: non hanno fatto il Conservatorio…, non hanno “specifica esperienza in materia musicale”… e, magari, non hanno “particolare capacità (…) tecnica di amplificazione del suono e di registrazione audio video”, come richiesto dal bando!

E poi, chi sceglie il migliore tra i candidati? Una Commissione tecnica, appositamente nominata, per il tramite di un colloquio che “tenderà a stabilire la particolare capacità organizzativa, gestionale e tecnica di amplificazione del suono e di registrazione audio video compatibile con la struttura teatrale, per cui la prova verterà sulle competenze specifiche”. Per cui”! Questo significa che i personaggi di cui sopra e molti altri che mai sono entrati nel nostro teatro, non avendo, probabilmente, mai toccato uno spinotto di un registratore o di una telecamera, non potranno mai fare i Direttori “artistici” a Vasto! E se poi, come sottolinea il bando, il candidato “potrà fornire all’Amministrazione Comunale una serie di apparecchiature professionali (…) curando la messa in opera delle stesse con riferimento speciale all’elaborazione digitale dei suoni e delle immagini”, a cosa serve avere un Proietti, un Ronconi o un Preziosi?!

Attendiamo, con ansia, il nome del vincitore del bando non senza prendere atto di  come la vocazione del nostro teatro debba necessariamente essere solo musicale… e la nostra città sia preda, ancora una volta, di un insopportabile provincialismo… culturale”.

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