Domenica 22 giugno si è conclusa a Castel di Sangro l’undicesima edizione del Sim Fly Festival, l’appuntamento annuale per gli appassionati di pesca a mosca di tutta Europa organizzato dalla Scuola che ha sede in Abruzzo. Dal 20 al 22 giugno lo spazio circostante l’ex convento della Maddalena è stato popolato da circa 300 persone, tra appassionati, pescatori, istruttori Sim, rod makers IBRA e fly tiers italiani e stranieri (provenienti da Belgio, Norvegia, Spagna e Regno Unito).
Si sono svolti mini laboratori di costruzione di esche artificiali e di canne in bamboo, mini corsi di apprendimento della tecnica di lancio e dimostrazioni di pesca a mosca, permettendo a curiosi di tutte le età di avvicinarsi a questo sport ambientalista che prevede il rilascio del pesce in acqua.
Come ogni anno, nell’ambito del Festival il migliore fly tier italiano e il migliore straniero hanno ricevuto il “Claudio D’Angelo Award”. Per l’edizione 2014 sono stati insigniti il bolognese Alberto Calzolari e l’inglese Dale Rushby, con la scultura creata dall’artista Alberto Coppini. Lo stesso artista, nel pomeriggio di sabato, ha presieduto il taglio del nastro alla statua del pescatore a mosca, in occasione del decimo anniversario della sua realizzazione.
Anche quest’anno il Festival è stato di riferimento per fare il punto sul progetto “Fly fishing roads – Le vie della pesca a mosca”, avviato nel 2012. Il presidente della Sim Osvaldo Galizia ha raccolto intorno ad una tavola rotonda diverse testimonianze di pescatori e di gestori di aree di pesca, che hanno esposto le criticità rilevate intorno al progetto di network in via di realizzazione tra le regioni italiane più ambite per la pesca a mosca, tra cui anche l’Abruzzo. Fra le esigenze sono state citate la semplificazione della burocrazia per richiedere i permessi di pesca e una tutela migliore del fiume, non solo dai bracconieri ma anche da progetti industriali che non garantiscano il corretto flusso di acqua. Nel corso della tavola rotonda, il sindaco Umberto Murolo ha annunciato che il prossimo consiglio comunale tratterà il conferimento a Castel di Sangro della denominazione “Città della pesca a mosca”.
Il Sim Fly Festival è stato inaugurato, come ogni anno, dallo show cooking “La trota sul palco” che si è svolto la sera di venerdì 20 giugno con la partecipazione dei cuochi di Castel di Sangro Roberto Marchei (“Le grill”), Nick Biasella (“La Fenice”) e Ivano Pallotta (“Il boscaiolo”) e la sponsorizzazione della troticoltura marchigiana “Eredi Rossi”, della Cantina Miglianico e del pastificio “Rustichella d’Abruzzo”. Il Festival si è concluso, come di consueto, la domenica mattina con l’estemporanea di alcuni dei 20 pittori partecipanti alla mostra “L’arte della pesca… la pesca nell’arte”, curata da Lino Alviani. In esposizione al primo piano del Convento ci sono i lavori di Augusto Ambrosone, Concetta Iaccarino, Leonardo Paglialonga, Loriana Valentini, Luciano Astolfi, Lucia Ruggieri, Lucio Monaco, Mario Buongrazio, Massimo Di Febo, Patriza D’Andrea, Patrizia Franchi, Raimondo Barbieri, Bruno Paglialonga, Valeria De Cecco, Gerry Turano, Manuelita Iannetti, Angela Di Teodoro e Gianfranco Zazzeroni.
Fondata nel 1987 a Castel di Sangro, la Scuola italiana di pesca a mosca fa casa base all’ex convento della Maddalena: qui, oltre al museo civico Aufidenate, è ospitato anche il primo e unico museo in Italia dedicato alla pesca a mosca, lo “Stanislao Kuckiewicz”, diretto da Giorgio Cavatorti e di recente gemellato anche con il Catskill Fly Fishing Center and Museum (CFFCM) di Livingston Manor, NY.
La Sim è arrivata anche in Svizzera e in Australia con la nascita di nuove sedi. Nell’ottobre 2013 ha firmato un importante protocollo di intesa con l’associazione GAIA (Game Angling Instructor’s Association) con il quale vengono reciprocamente riconosciuti i brevetti di base e le certificazioni rilasciati dalle rispettive associazioni, nei rispettivi Paesi.