“Il consigliere provinciale Camillo D’amico per l’ennesima volta, invece di tacere, interviene come sempre a sproposito e dimostrando palesemente di non conoscere i fatti e la vera situazione del Cotir. Anzi questa volta rasenta quasi il patetico visto che tira fuori le stesse argomentazioni già espresse in qualche altro comunicato”. Cosi risponde l’assessore alle Politiche agricole Mauro Febbo alle dichiarazioni del capogruppo provinciale del Partito Democratico.
“Innanzitutto – spiega Febbo – non voglio essere ripetitivo e invito D’Amico a rileggere attentamente i miei comunicati per capire le vere cause del ritardo degli emolumenti ai lavoratori del Cotir e rispondesse, casomai argomentando, dopo aver studiato l’iter della Legge regionale approvata in Consiglio regionale e promulgata sulla Gazzetta ufficiale nel dicembre scorso e, magari, spiegasse anche il funzionamento del bilancio Regionale al fine di capire il mancato disimpegno fatto da alcuni dirigenti e funzionari. Questo Governo regionale, invece, ha inteso dare ai Centri di ricerca un respiro e una direzione diversa rispetto al passato alla luce soprattutto dei tagli operati dal Governo centrale producendo zero, ribadisco zero, trasferimenti di risorse rispetto ai 10 milioni di euro che venivano erogati nel passato. Oggi abbiamo attivato con la misura 124 del PSR molte attività con il Cotir, Crab e Crivea e altre risorse di Bilancio verranno erogati ai Centri al fine di portare a termine i loro programmi di lavoro. Sempre questo Governo regionale, su proposta della mia Direzione, ha portato per la prima volta in Consiglio regionale una Legge di riforma dei Centri di ricerca che deve essere il punto di svolta per il rilancio e il funzionamento della ricerca in Abruzzo. Invece mi preme ribadire che per carattere non sono mai stato una persona arrendevole come mi descrive, sapendo di mentire, il consigliere provinciale del Pd e i risultati ottenuti dal mio assessorato sono storia tant’è che sono stati riconosciuti anche dalla sua organizzazione sindacale regionale come ad esempio l’aver ottenuto 50 milioni di euro in più da destinare al Programma di sviluppo agricolo nella nuova programmazione. Un risultato storico per l’Abruzzo rurale. E non voglio elencare gli innumerevoli altri traguardi e riforme fatte dal mio assessorato”.
“Inoltre – rimarca l’assessore alle Politiche agricole – ultimamente è diventato lo sport preferito di molti esponenti dell’opposizione gridare all’inefficienza della regione ma invito D’Amico & C. a farsene una ragione poiché tutti i dati a livello nazionale riconoscono il grande lavoro di risanamento e di rilancio svolto da questo Governo e gli stessi abruzzesi non lasceranno tornare a guidare l’Abruzzo da coloro che avevano fatto dell’Abruzzo la terza regione più indebitata d’Italia”.
“Pertanto – conclude Febbo – consiglio a D’Amico ad essere prudente nel rilasciare freneticamente dichiarazioni e lo invito a preoccuparsi delle sue primarie a Cupello visto che, dalle notizie che mi giungono, abbia più di qualche problema!!”