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Denso: i Cobas proclamano lo sciopero alla domenica

Denso_1È con un comunicato che l’Esecutivo provinciale di Chieti della Confederazione COBAS-Cobas del Lavoro Privato annuncia la dichiarazione di sciopero tutte le domeniche a partire dal 2 marzo fino a quando non verranno posti rimedi alla situazione definibile anomala, secondo i racconti del Cobas, in merito alla gestione dei contratti di solidarietà e straordinari soprattutto nel reparto presse.

“È notizia di questi giorni – è scritto nel documento – che nel reparto Presse in cui lavorano 35 operai, la Direzione aziendale Denso si ostina a comandare lavoratori allo straordinario nelle giornate di sabato e domenica, nonostante molti degli stessi siano sottoposti a contratto di solidarietà con ovvia riduzione del salario.

Nello specifico, mentre 12 lavoratori sono adibiti ad una “turnazione creativa di ultima generazione” che prevede 4 turni avvicendati con comprensivi sabati e domeniche in cui devono prestare la loro opera per ben 10 ore al giorno pur rimanendo in regime di solidarietà, ovvero lavorando un totale di 140 ore mensili (invece di 160); altri lavoratori dello stesso reparto, ed addirittura provenienti da altri reparti, lavorano al sabato mattina, sabato pomeriggio e domenica notte in straordinario”.

“Nello stesso reparto – denunciano i Cobas – quindi, vi sono persone che percepiscono un salario ridotto a causa della solidarietà e persone che invece percepiscono lo straordinario. Come Cobas siamo attoniti di fronte a questa scelta aziendale, inspiegabile.

Possiamo, seppur nella nostra proverbiale “diffidenza”, comprendere che l’azienda ha particolare bisogno di lavorare in quel reparto, COME MAI DUNQUE INSISTERE NEL MANTENERE I CONTRATTI DI SOLIDARIETA’ IN QUEL REPARTO???

Ci appare ancora più inspiegabile il comportamento aziendale di porre un solo lavoratore di quel reparto in regime di solidarietà a 12 ore settimanali.

Questo lavoratore (casualmente iscritto ai Cobas) è l’unico di quel reparto che l’azienda ha posto a 12 ore settimanali (lavora cioè solo 2 giorni a settimana) nonostante svolga le stesse mansioni dei suoi colleghi.

Da due settimane si verifica dunque questa “triste” situazione per cui al sabato ed alla domenica si “ritrovano” nel reparto presse i lavoratori che svolgono 10 ore pur rimanendo in solidarietà e quelli che vanno a fare lo straordinario.

Giudichiamo inaccettabile tutto ciò.

Se l’azienda ritiene di dover far ricorso allo straordinario deve prima rinunciare ad applicare i contratti di solidarietà in quel reparto, e ripristinare una turnazione più democratica che tenga conto di tutti i lavoratori.

La legge ed i contratti collettivi di lavoro assicurano all’azienda la possibilità di ricorrere allo straordinario obbligatorio, ma questo in condizioni normali, RICHIEDERE AL MINISTERO DEL LAVORO contratti di solidarietà finanziati con soldi pubblici e poi fare nello stesso reparto straordinario per noi e’ inammissibile”.

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