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Stamane il Consiglio comunale sulle criticità della sanità nel vastese

È cominciata con due dediche ed altrettanti minuti di silenzio in onore del Giorno del Ricordo e della scomparsa dell’on. Nicola Carlesi l’attesa seduta straordinaria del Consiglio comunale di Vasto questa mattina incentrata sula questione sanità nel vastese. Nonostante gli inviti rivolti ai cittadini e agli esponenti politici soprattutto del vastese sono parse subito evidenti le assenze della gente, che evidentemente non vede il problema sanità tra le sue priorità del momento, del senatore Gianluca Castaldi (su cui ha infierito il consigliere Etelwardo Sigismondi che ne ha parlato di “latitante da almeno un anno” e “rappresentante di quale cittadini”) dei consiglieri regionali Giuseppe Tagliente (che ha avvertito adducendo motivi personali come giustificazione), Antonio Menna, Paolo Palomba e Nicola Argirò (che peraltro non sappiamo se siano stati invitati), del consigliere provinciale, responsabile provinciale dell’IdV nonché candidata alle regionali Eliana Menna, ma soprattutto del direttore generale della Asl 2 Lanciano-Vasto-Chieti  Francesco Zavattaro che in una breve comunicazione ha scritto “in questo particolare momento istituzionale per la Regione Abruzzo credo debbano essere evitate polemiche sterili e inutili”. L’assenza dl numero uno della Asl teatina ha trovato la replica zittita degli interventi di tutti i consiglieri dell’Aula Vennitti , che non hanno gradito certamente questo nuovo episodio di snobbamento del vastese. Erano invece presenti il consigliere regionale Antonio Prospero, quello provinciale Nicola Soria, il segretario regionale del Partito democratico Silvio Paolucci (che ha definito l’incontro di stamane “un evento molto  importante”), il primo cittadino di Cupello Angelo Pollutri e il sindaco di Celenza sul Trigno, Andrea Venosini, da mesi a capo di una dura lotta contro la soppressione delle Guardie Mediche in tutto il comprensorio montano.

È durato un’ora e dieci minuti l’intervento introduttivo targato Luciano Lapenna (visionabile integralmente in calce), che ha ripercorso quelli che ha definito i mali della sanità non solo vastese, ma regionale.  Ha parlato di “grido d’allarme” il primo cittadino per lo “smantellamento di un sistema sanitario che rappresenta per l’intera popolazione quanto di più importante e che non può rimanere nell’indifferenza totale”. Ha attaccato il Comitato dei sindaci della Asl, di cui è presidente, che non ha alcuna valenza e che spesso rappresenta solo uno “sfogatoio”. Poi, Lapenna ha ricordato gli studi del Centro Ricerche dell’università Bocconi ed altri studi per avallare la tesi di una sanità che non funziona e che sta perdendo il carattere di universalità che deve avere l’assistenza. Quindi, giù con l’elencazione delle cose che non vanno in Abruzzo.

“Chiodi noi lo abbiamo visto poco a Vasto – ha detto Lapenna – e non si rende conto di quella che è la situazione reale della Sanità nei centri come Vasto e quella drammatica vissuta dai paesi del medio e alto vastese. Il presidente Chiodi ha esercitato una gestione personalistica e autoritaria senza confronto col territorio. Una gestione mirata solo a fare quadrare i conti, ma è tutta da verificare, con un’offerta poco accettabile di servizi”. Parla di accorpamenti di reparti il sindaco, di carenza di distretti, di tagli ai posti letto (che dagli 800 ottenibili per legge sono ormai solo circa 200), di mobilità passiva quantificabile in 130 milioni di euro, di forti criticità nella rete delle emergenze, di liste di attesa consistenti, di accorpamento e rimodulazione delle Unità operative tutte situazioni che hanno gravato pesantemente su tutta l’area Sangro-Aventina e vastese.

Tutte criticità riprese dagli interventi successivi nei quali il sindaco Venosini ha chiesto “coesione attorno auna questione territoriale” e il suo omologo Pollutri ha puntato il dito sulla “riabilitazione per alcune patologie che ha generato figli e figliastri nella nostra regione, perché nel  mese di ottobre le ore erano finite per il vastese mentre nel resto della regione no” chiedendo una “sanità fatta di riequilibri e di trattamenti equi”.

Di grande spessore l’intervento dell’onorevole Maria Amato, che ha difeso l’ospedale vastese definendolo “ospedale di confine e non di periferia o di transito” stigmatizzando l’assenza di Zavattaro “che dalle nostre parti viene malvolentieri”. Per il parlamentare il S. Pio deve essere sentito come un “elemento di sviluppo economico” che potrebbe essere affiancato anche da un servizio di elisoccorso per le aree interne le cui spese potrebbero essere divise con la Regione Molise. Un affondo la Amato l’ha portato in modo deciso sulla sala emodinamica il cui progetto, ha ricordato, risale all’assessorato di Bernardo Mazzocca: “non pensi Zavattaro che ci accontentiamo di una saletta emodinamica che verrà venduta come bomboniera elettorale”.

Luigi Marcello ha ripercorso le varie tempistiche dei tre grandi temi della sanità nel vastese, dal nuovo ospedale alle guardie mediche e la sala emodinamica ponendo in risalto le promesse non mantenute da Chiodi, Zavattaro e C..

Anche le opposizioni hanno condiviso gran parte delle cose dette dalla maggioranza, ma il confronto si è aperto sul mancato riconoscimento di una corresponsabilità anche dei governi regionali di sinistra in merito al disastro sanitario con una domanda posta da Antonio Prospero che ha riecheggiato per minuti “quando e perché siamo stati commissariati”. Il consigliere regionale ha anticipato che entro un paio di giorni dovrebbe essere pronta la delibera per la sala emodinamica sulla quale si sta lavorando da 7-8 mesi. Desiati ha puntato il dito contro l’immobilismo del Comune in materia di prevenzione arrivando anche a chiedere le dimissioni di Lapenna da presidente del collegio dei sindaci se davvero è l’ente inutile di cui ha parlato. Temi sui quali si è incentrato anche l’intervento di Sigismondi che ha ribadito la necessità di forme di coesione nel portare avanti le battaglie in tema di politica sanitaria.

In calce il discorso di Luciano Lapenna

Intervento_Lapenna_Consiglio_Straordinario

Luigi Spadaccini
(spadaccini.luigi@alice.it)

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