I dipendenti delle società di gestione degli impianti sciistici del comprensorio dell’Alto Sangro tornano a minacciare lo sciopero per i prossimi 15 e 16 gennaio. La protesta era stata promossa inizialmente per il 25 e 26 dicembre e poi rinviata. Ora i circa 180 lavoratori, sottolineando che “lo stato di agitazione è momentaneamente sospeso fino al 14 gennaio”, sollecitano la Regione Abruzzo e, in particolare, l’assessore ai Trasporti, Giandonato Morra, in merito all’erogazione del finanziamento previsto per il potenziamento dei bacini idrici funzionali all’innevamento programmato.
In particolare, i dipendenti delle società che gestiscono le stazioni ed i servizi annessi protestano contro i ritardi della Regione Abruzzo nell’erogazione di otto milioni di euro stanziati da quasi due anni e mai erogati, destinati all’ampliamento dei bacini idrici di accumulo, anche ai fini dell’innevamento programmato, nel comprensorio sciistico dell’Alto Sangro, considerato il più grande del centro Italia, con 27 impianti, oltre 100 chilometri di piste e una portata oraria complessiva di 42mila persone.
In una lettera inviata a tutti i soggetti istituzionali coinvolti e, in particolare, al commissario straordinario della Comunità montana Alto Sangro, Vincenzo Patitucci, i lavoratori chiedono di essere informati “a brevissimo termine sulla questione, auspicando una rapida risposta al fine di poter predisporre, rispetto alla problematica, le iniziative idonee nei confronti delle aziende”. Lo stesso Patitucci, che sta tenendo i rapporti con Morra e con la Regione, in una nota chiede all’assessore di diffondere, “prima del 15 gennaio”, un comunicato relativo al suo intervento “per la definizione della pratica riguardante il finanziamento”.