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Via S. Rocco, partono i lavori e anche le polemiche

dove dovrebbero finire i lavori secondo Del Prete
dove dovrebbero finire i lavori secondo Del Prete

Sono cominciati ieri mattina i lavori di ampliamento di via San Rocco, o, meglio, del tratto di via che dai palazzi scolastici del Liceo scientifico si addentrano in quella che è divenuta una delle aree a maggiore sviluppo demografico della città. Il progetto approvato ed oggetto del bando, che ha consegnato i lavori alla ditta Basilico di Gissi che ha presentato un ribasso del 23,644% rispetto alla base dell’avviso, che era di 370mila 151 euro e 78 centesimi, prevede la realizzazione dei primi 400 metri con un nuovo manto stradale ampio 14 metri che sarà affiancato, quindi, da un marciapiedi largo 2 sul quale insisterà anche l’impianto di illuminazione. Saranno rifatte anche le opere fognarie.

Questo, almeno, quanto previsto dal Piano originario dei lavori che hanno subito più volte uno slittamento del loro inizio a causa delle procedure di esproprio, di errori in una delle due fidejussioni presentate dalla società appaltatrice e di una querelle con uno dei proprietari dei terreni adiacenti che, dovendosi vedere abbattere la propria recinzione, ne richiedeva il rifacimento sul nuovo perimetro. Qualche settimana fa Luciano Lapenna annunciava la soluzione bonaria anche di quest’ultima vicenda e l’imminente inizio dei lavori.

Con il loro avvio, appunto, non sono mancate le prime polemiche ed a sollevarle è un consigliere di minoranza nell’Aula Vennitti che senza mezzi termini accusa l’Amministrazione comunale di aver preso in giro i vastesi. “I cittadini vastesi devono sapere di essere stati presi in giro dall’amministrazione Lapenna – scrive Del Prete – I lavori del primo lotto di via San Rocco, avviati finalmente martedì mattina, saranno limitati ad un primo tratto di dimensioni esigue, che non risolveranno in alcun modo i problemi di viabilità e di sicurezza dell’intero quartiere”.

Frenando, dunque, i facili entusiasmi di chi vedeva finalmente avviare le opere nel pericoloso tratto viario l’ex vice-sindaco infierisce: “Ci hanno fatto credere che il tratto interessato dal primo lotto sarebbe stato di 400 metri e forse anche di più con il ribasso d’asta. Purtroppo la realtà è ben diversa da quella che ci è stata prospettata. I lavori riguarderanno 196 metri di nuova viabilità semplicemente perché con il progetto realizzato dall’ing. Sansiviero che prevede lo smantellamento dell’esistente, i soldi dell’appalto riusciranno a coprire la realizzazione di opere per una lunghezza inferiore a 200 metri. Qualche metro in più sarebbe possibile se verranno poi utilizzate le somme del ribasso d’asta per il proseguo dei lavori. A meno che l’amministrazione comunale non decida, assieme al tecnico ed all’impresa, che il progetto dovrà essere rivisto e modificato, evitando di smantellare complemento il piano d’asfalto attuale e limitandosi ad ampliare la superficie delle due carreggiate”.

Orbene, arretrare i limiti dei lavori, guarda caso, significherebbe anche non raggiungere quella proprietà in cui insiste la recinzione da dover poi ricostruire (è questa la soluzione bonaria?)

Del Prete torna a chiedere con forza a Lapenna e C. di mantenere gli impegni assunti che prevedevano, tra gli altri, anche la realizzazione delle procedure per l’affidamento del secondo lotto della via, vitale in quanto raggiunge (finalmente) i maggiori agglomerati demografici, e che, se le cose stanno come il consigliere di minoranza denuncia, potrebbe diventare anche un miraggio. “Politicamente – chiosa Del Prete – riteniamo che l’impegno dell’amministrazione comunale, da assumere oggi, sia quello di garantire ai residenti quanto promesso, ovvero una strada vera di una lunghezza di almeno 500 metri e l’impegno economico di trovare altri fondi per il suo completamento entro il 2014. Le altre soluzioni non servono a nulla”.

I primi problemi, intanto, si sono già manifestati per il taglio di una vecchia quercia che impediva l’ampliamento della strada, un abbattimento che secondo alcuni sarebbe avvenuto senza le necessarie autorizzazioni.

Luigi Spadaccini
(spadaccini.luigi@alice.it)

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