Amara sorpresa, ieri mattina, per Andrea Natale, assessore comunale di Rifondazione Comunista al Comune di Fossacesia, il quale – avvisato da un amico – ha dovuto assistere alla desolante scena del proprio campo di piante di ulivo danneggiato: ben 29, infatti, i fusti recisi e lasciati sul campo. Dispetto o intimidazione, Natale non si è perso d’animo: “All’autore del gesto – ha scritto infatti l’assessore su Facebook – un solo pensiero: se pensavi di intimidirmi per farmi lasciare una delle tante lotte che porto avanti, ti sbagliavi di grosso. Ora ho 29 motivi in più”.
Immediati gli attestati di solidarietà giunti da più parti. Per il sindaco di Fossacesia, Fausto Stante, non si tratta di un atto di vandalismo, “ma un’azione intimidatoria vera e propria. L’amministrazione comunale esprime solidarietà all’assessore Andrea Natale, amministratore corretto e democratico che vanta rispetto e dedizione per le persone e per la tutela dell’ambiente. Evidentemente c’è qualcuno che ha perso la testa e tenta con ogni mezzo di affermare le proprie idee in modo incivile, dimenticando che democraticamente esistono il dissenso ed il rispetto della legalità”.
Solidarietà anche dal Partito della Rifondazione Comunista, che “esprime tutta la sua solidarietà e conferma ogni stima e sostegno al compagno Andrea Rosario Natale, assessore all’Ambiente del Comune di Fossacesia, per il gravissimo atto di vandalismo subito con il taglio di 29 ulivi nei campi della propria famiglia. Conosciamo Andrea da tantissimi anni, amministratore da sempre attento alla tutela e difesa del suo territorio e appassionato ambientalista. Non si è mai nascosto e mai ha inteso la politica come difesa di posizioni di rendita, compromissione al ribasso e ‘poltronismo’. Andrea Rosario Natale – sottolineano in un comunicato congiunto il consigliere regionale Maurizio Acerbo, il segretario regionale Marco Fars e il segretario provinciale Riccardo Di Gregorio – è uno dei migliori attivisti nella lotta contro la deriva petrolifera della costa teatina e dell’intero Abruzzo e nel movimento per i ‘beni comuni’, dall’acqua al territorio. In qualità di militante di Rifondazione, di attivista del WWF e della rete Emergenza Ambiente Abruzzo Andrea si è sempre battuto per il Parco Nazionale della Costa Teatina, e nella costruzione di alternative per un modello di sviluppo del suo territorio che una volta per tutte abbandoni la speculazione edilizia e lo sfruttamento incontrollato e dannoso delle risorse. Non abbiamo notizie su chi possa essere l’autore di tale vandalico gesto, ma è difficile non pensare che tale atto non sia dovuto alle tante e scomode battaglie di Andrea, la cui mitezza rende ancor più odioso questo atto distruttivo. Alla viltà di un gesto criminale contrapporremo il ‘coraggio delle idee’ e la coerenza dei comportamenti. Quel coraggio che da sempre contraddistingue l’attivista e amministratore Andrea Natale, un impegno che evidentemente dà fastidio a chi ha attuato questo gravissimo scempio. Auspichiamo che gli inquirenti indaghino approfonditamente su questo atto mafioso perché non si può lasciar correre un atto delinquenziale di questa portata”.
Anche il Wwf Abruzzo ha voluto esprimere la propria vicinanza all’assessore e alla famiglia, “vittime di un inaccettabile gesto intimidatorio che squalifica innanzitutto chi ha voluto metterlo in atto. Andrea Natale, assessore del Comune di Fossacesia, direttore di aree protette e socio WWF, è stato, è, e certamente ancora sarà protagonista in prima persona di tante iniziative per uno sviluppo sano e coerente della nostra regione. Di particolare rilievo il suo impegno in favore della costituzione del Parco Nazionale della Costa Teatina.
Il presidente Luciano Di Tizio ha poi aggiunto: “Nell’augurarsi che le forze dell’ordine riescano a individuare gli autori del vile gesto e che costoro possano essere chiamati penalmente e civilmente a risponderne, il WWF si unisce a tutti coloro, tantissimi, che in queste ore hanno confermato la volontà di continuare, accanto ad Andrea, a sostenere il Parco e le altre campagne in favore dell’ambiente e della gestione sostenibile del territorio, isolando chi evidentemente rifugge dal confronto democratico ed è capace solo di colpire nell’ombra”.