Sono finiti in manette con l’accusa di detenzione a fini di spaccio di sostanze stupefacenti due uomini di San Salvo, Fabio Salvatore, di 37 anni e Franco Sciartilli, di 41. Quest’ultimo è accusato anche di coltivazione non autorizzata di piante finalizzata al consumo di droga.
Ad insospettire gli uomini del Commissariato di Pubblica sicurezza, coordinati dal vicequestore aggiunto, il dottor Cesare Ciammaichella, un continuo andirivieni di noti consumatori di stupefacenti presso una casa di Cupello. Due operatori dell’Anticrimine del Commissarito, allora, hanno approfondito le indagini rilevando che in tre distinte occasioni uno degli arrestati, Fabio Salvatore, si recava nella casa di Cupello e riceveva i “clienti” che bussavano alla porta in modi altrettanto sospetti, che facevano pensare a un “codice” ben preciso. Ma mentre i semplici acquirenti andavano e venivano, il secondo degli arrestati, Franco Sciartilli, si recava sul posto più volte nello stesso giorno, facendo presupporre agli investigatori un ruolo nell’attività di spaccio che si svolgeva nella casa di Cupello.
Nell’occasione che ha portato all’arresto, i due operatori dell’Anticrimine – che sorvegliavano il Salvatore – si sono messi a pedinare discretamente l’uomo che, insieme allo Sciartilli, aveva preso l’auto e fatto benzina. I due operatori, hanno quindi rilevato quanta benzina i due avevano fatto, chiedendo al benzinaio se avesse sentito qualcosa nel dialogo tra i due, mentre facevano benzina. Dalla ricostruzione tra i calcoli della benzina acquistata e parti di dialogo tra i due riferiti dal benzinaio, negli agenti si è formata la convinzione che i due si stessero recando in Puglia per acquistare stupefacenti.
Così, al ritorno, i due uomini sono stati intercettati presso l’abitazione di Cupello; a quel punto, vistisi braccati, i due non hanno opposto resistenza e il Salvatore ha immediatamente consegnato lo stupefacente che portava addosso: 25 grammi di cocaina e 5 di eroina. Nello stesso tempo, l’uomo ha cercato di scagionare l’amico, sostenendo che gli aveva solo dato un passaggio e che non c’entrasse niente con la droga, ma gli uomini del Commissariato non si sono fidati, procedendo alla perquisizione domiciliare nelle abitazioni di entrambi. In casa del Salvatore gli uomini dell’Anticrimine hanno rinvenuto un kit, all’interno di una scatola metallica dotata di chiavi, fornito di due bilancini di precisione, sostanze da taglio, e vario materiale per confezionare le dosi. Nell’abitazione dello Sciartilli, invece, sono state rinvenute piante di marijuana, in parte già essiccata, altre ancora in coltivazione, che hanno fatto scattare la seconda accusa.
I due sono quindi stati tratti in arresto, a disposizione dell’autorità giudiziaria.
Il dirigente del Commissariato, il dottor Ciammaichella, nell’occasione ha voluto ringraziare i due operatori dell’Anticrimine che da soli, e senza ausilio di intercettazioni e supporti vari, sono riusciti a portare a termine con successo l’importante operazione: “Rivolgo a loro i più vivi complimenti per il risultato raggiunto”.
n.l.