Sono ancora le spese per la raccolta differenziata, in costante aumento, e la stima del patrimonio pubblico al centro dell’intervento del consigliere indipendente Davide D’Alessandro, da sempre tra i fautori di una totale revisione dei rapporti tra il Comune e la sua partecipata Pulchra ed il Consorzio intercomunale del vastese per l’ecologia e la tutela ambientale (CIVETA), una delle poche posizioni comuni a gran parte dell’opposizione.
“A Vasto – scrive D’Alessandro, puntando il dito accusatorio contro il notevole esborso per i servizi in capo ai due enti – se non lo si è ancora compreso, c’è un’emergenza economica senza precedenti. Mentre si è aumentata l’Imu sulla seconda casa dell’11%, mentre si decide di introdurre la tassa di soggiorno (che avrà una ricaduta negativa sull’intera città), mentre ai vastesi viene richiesto di far fronte ai costi sempre più ingenti di una macchina amministrativa onerosa e inefficiente, che non restituisce neppure in minima parte ciò che riceve, c’è un capitolo di spesa che continua a pesare drammaticamente sulle casse comunali: i costi per Pulchra e Civeta. 7,5 milioni di euro, un quarto del bilancio. Quale famiglia potrebbe vivere se, avendo entrate mensili per 3.000 euro, ne dovesse sborsare 750, sempre mensili, per i rifiuti?”
Il consigliere di minoranza affonda i colpi chiamando direttamente in causa il primo cittadino che da tempo abbiamo invitato a rivedere tutti i contratti, a impegnarsi scrupolosamente in un’analisi di tutti i costi, ma non abbiamo ottenuto che la solita promessa, mai mantenuta”, sollevando poi perplessità circa la convenienza della raccolta differenziata così come funziona adesso e i reali benefici per i cittadini “La raccolta differenziata – aggiunge D’Alessandro – sbandierata ai quattro venti come straordinariamente conveniente per il cittadino, si è dimostrata un’autentica iattura: si è chiamati a lavorare, rispetto a prima, per separare i rifiuti e si spende più di prima. Ora ci viene detto che i vantaggi si scopriranno solo dopo aver superato una certa soglia di raccolta. Nessuno vuole tornare ai bidoni per strada, ma l’approssimazione su costi e vantaggi, in un periodo così tragico per le tasche dei cittadini, non è più ammissibile. Lanciano spende molto meno”.
Per D’Alessandro “il tema Pulchra-Civeta va aggredito senza ulteriore perdita di tempo. Gli amministratori pensano di poter ottenere una riduzione di almeno 500 mila euro? Sarebbe solo un piccolo passo, anche se dovremmo chiederci: se è possibile la riduzione ottenendo lo stesso servizio, quanto abbiamo pagato in più fino a oggi?”
Ed annuncia battaglia il consigliere di opposizione nella prossima seduta dell’assise civica, lunedì 16 dicembre, sulla questione rifiuti ma anche sul patrimonio pubblico, non lesinando l’ultimo affondo di natura politica: “Non ci sarà alcuna credibilità, da parte dell’Amministrazione Lapenna, nel chiedere altri sacrifici ai cittadini, agli operatori commerciali e turistici, fino a quando il denaro pubblico si perderà in mille rivoli. Da anni chiediamo di avere il quadro completo del Patrimonio pubblico. Sono state affittate proprietà comunali a prezzi da terzo mondo. Li vogliamo rivedere o no? È facile e alquanto stucchevole ripetere come un mantra che non ci sono soldi, mentre ci sono dirigenti comunali che percepiscono annualità da 100 mila euro, non più sostenibili. Bisogna tagliarle con determinazione. Ecco cosa andremo a ripetere ancora una volta al Sindaco nell’ultimo Consiglio comunale dell’anno 2013, l’anno più nero per i cittadini vastesi”.
