Non bastava la buca di via Ciccarone, che grazie alla noncuranza della Sasi e del Comune di Vasto è finita sul quotidiano regionale Il Centro, su quello nazionale La Repubblica e nelle parodie di Maurizio Crozza su La7, a dare una brutta immagine del vastese: ieri sera ci ha pensato anche l’ormai famigerato Autoporto di San Salvo, quello che doveva garantire maggiore efficienza del trasporto su gomma ed anche occupazione, a finire sulla ribalta nazionale. Ci hanno pensato gli inviati del TG dello spreco di Striscia la Notizia, Fabio e Mingo, a riaccendere i riflettori su quella cattedrale atualmente di 35mila metri quadri (dei 90mila previsti) stagliata nel territorio di San Salvo. Costata poco più di 35 milioni di euro di soldi pubblici erogati dalla Regione Abruzzo la struttura è formata da due grandi corpi centrali e dalla portineria.
Come hanno sottolineato gli uomini di Striscia, il programma più seguito della fascia oraria in Italia, sono state completate le strutture per il carico e lo scarico, ultimati gli stalli di sosta, completati gli uffici e finanche i collegamenti stradali, eppure l’intero impianto, progettato negli anni ’80 come struttura all’avanguardia per la dotazione di servizi essenziali in particolare per i camionisti, non è mai entrato in funzione pur se oggetto di continui investimenti per ripristinare i danni derivanti soprattutto da atti vandalici.
Anzi al danno si aggiunge anche la beffa, perché quel che Striscia ha omesso di dire è che per quell’autoporto spettro il Consorzio industriale del Vastese ha speso ben 450mila euro per il completamento della rete viaria nel 2012 e la Regione ha previsto ancora altri finanziamenti pari a 1milione e 300mila euro. E non solo. Proprio in questi giorni il Comune di Vasto ha approvato il Piano Strategico della macro-area Vasto San Salvo, e presto lo farà anche l’altro Comune coinvolto. Orbene, a pag. 161 del suddetto documento troviamo ancora l’intervento 3.2 intitolato completamento/attivazione dell’autoporto di San Salvo per un importo di ben 15milioni di euro e tre anni e mezzo di lavori.
E pensare che nell’agosto del 2013 il presidente regionale della Cna, Italo Lupo, ha presentato un esposto-denuncia procura generale della Corte dei Conti perché “accerti se le risorse finanziarie utilizzate siano state correttamente impiegate; se la realizzazione degli autoporti abruzzesi risponda a una effettiva esigenza della logistica regionale e quindi la loro mancata apertura possa configurarsi come un danno per la società abruzzese. Oppure se non sia stato generato un enorme sperpero di danaro pubblico, anche in considerazione del degrado progressivo cui le stesse strutture sono condannate, con la conseguente determinazione di nuovi oneri a carico della collettività”.
Striscia, però, avrebbe fatto bene anche a sottolineare come gli autoporti e i centri smistamento abruzzesi costati oltre un centinaio di milioni di euro e mai entrati in funzione sono ben 4 (1 a San SAlvo, 1 in Marsica e 2 nel Teramano) e che questi nel totale costeranno alla comunità abruzzese ancora oltre 8 milioni di euro.
Ecco il link per vedere il video registrato da Fabio e Mingo in quel di San Salvo.
Lu. Spa.