L’incontro del 25 ottobre scorso in Valsinello continua a lasciare strascichi polemici. Un nuovo affondo viene dal Movimento5Stelle di Vasto attraverso un lungo commento nel quale si ripercorrono alcuni passaggi di quell’evento con considerazioni che non risparmiano proprio nessuno a cominciare dal sindaco di Cupello, Angelo Pollutri, per arrivare agli onorevoli Maria Amato e Cesare Damiano e i consiglieri regionali e provinciali del PD, il tutto già a partire dalle prime righe.
“Il Partito Democratico ha organizzato un incontro pubblico per affrontare il tema “caldo” della chiusura degli stabilimenti che per anni sono stati il fiore all’occhiello di quest’area industriale. Intervento dopo intervento i lavoratori e le lavoratrici, ex Golden Lady e del pantalonificio Canali, si sono resi conto che mai avrebbero avuto quelle risposte concrete tanto desiderate. Ma nessuno si era fatto illusioni”.
I grillini lamentano l’eccessivo e inopportuno uso del termine congresso da parte della Amato così come trovano inquietanti le parole di Paolo Primavera, presidente di Confindustria Chieti, quando ha affermato che “questa Regione deve però scegliere se pensare ad una Regione Verde o aprirsi al Petrolio che tanti posti di lavoro può portare”.
E da questo punto inizia l’assalto al castello di Cupello, rinfacciando al sindaco Pollutri la volontà di cavalcare l’ipotesi di un centro per la gestione integrata dei rifiuti affiancato ai pozzi di petrolio, ma anche lo sfruttamento del metano e delle energie alternative al petrolio. “Ci chiediamo – scrive il M5S – ma Pollutri e il suo PD non hanno aderito all’ultima grande manifestazione di massa dell’aprile scorso a Pescara contro Ombrina Mare?”. Per i grillini sarebbe invece stato opportuno approvare in Parlamento la mozione del senatore vastese Gianluca Castaldi per giungere a una modifica “dell’articolo 6, comma 17, del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, relativo alle attività di ricerca, di prospezione nonché di coltivazione di idrocarburi liquidi e gassosi in mare”, per dare un “notevole impulso al fine di bloccare la perforazione senza limiti del nostro mare. E sarebbe stata la risposta giusta a tutte le istanze che sono presenti in Abruzzo e nel nostro territorio che lottano per una maggiore tutela ambientale nelle zone di confine delle aree marine protette e di tutta la linea di costa del territorio italiano”.
Una posizione, dunque, che ripropone una ferma opposizione al disegno di Pollutri e C. con un’amara considerazione “Del resto come non condividere l’atteggiamento del sindaco quando al suo fianco vede schierati sia l’onorevole Amato sia l’onorevole Cesare Damiano:
“– L’onorevole vastese Maria Amato nel suo intervento ha subito chiarito di non essere mai stata contraria alla petrolizzazione delle coste abruzzesi”
“– L’onorevole Cesare Damiano sottolinea che «bisogna tornare a esercitare l’arte della contrattazione. Le popolazioni devono imparare a scendere a compromessi e non opporsi a tutto, anche riguardo le piattaforme off shore”.
Secondo il M5S vastese alla fine il dibattito si è spostato su argomenti che nulla avevano a che vedere con il tema centrale per cui era stato convocato “Ma il problema non era dare risposte ai lavoratori delle due aziende Golden Lady e Gissi Confezioni? Forse la risposta è nello sdoganamento delle piattaforme petrolifere?”
Nelle considerazioni non manca anche il capitolo dedicato alla quanto mai odiata Arap (Azienda regionale delle Aree produttive): “In un periodo ove le aziende licenziano il loro personale gli carichiamo come costo il personale ARAP (Agenzia Regionale Attività Produttive) circa 80/100 dipendenti? Carichiamo sulle aziende le spese straordinarie per una manutenzione di strade, di fogne, di pubblica illuminazione, etc?
Grande idea per rendere attrattiva l’area a nuovi insediamenti. Del resto un Consigliere Regionale, presente alla manifestazione PD, la considerò una “Riforma Epocale”.
I grillini poi rinfacciano al PD una sorta di voltagabbana allorquando ricordano gli impegni presi dal partito nell’Assemblea nazionale di Roma 2010 – Pd Open: green economy quando si approvava un documento nel quale era riportato “L’economia verde è l’unica vera opportunità per uscire da due grandi crisi, quella climatica e quella economica, per lasciare un mondo vivibile alle generazioni future, per costruire sviluppo e creare nuovi posti di lavoro tenendo conto del vincolo delle risorse naturali. L’economia verde è quindi una via di sviluppo che può consentire di rilanciare su basi nuove e più solide l’economia che non può tornare su precedenti modelli di crescita alimentati a debito e con un consumo insostenibile di risorse naturali…L’economia verde al centro delle politiche industriali. La riconversione ambientale dell’economia può rappresentare una vera discontinuità, un vero balzo in avanti. Efficienza energetica e fonti di energia rinnovabili. L’efficienza energetica è la vera fonte di energia del futuro…”
Una posizione che appare antitetica con quella assunta in questi mesi dal “Sindaco di Cupello si schiera per lo sfruttamento degli idrocarburi senza se e senza ma, e candida il territorio di Cupello -area di Valle Cena- a polo di solidarietà nazionale per l’emergenza rifiuti nel Centro-Sud, “dimenticando che le migliori risposte sia in termini energetici, che verso rifiuti zero, sono diametralmente opposte anche come creazione di posti di lavoro, e cosa di non poco conto, senza sacrificare comparti economici confliggenti con quel genere di attività, che significano altri posti di lavoro” (come ha fatto notare il Comitato per il Parco della Costa Teatina), ci chiediamo: che dialogo in comune e per interessi comuni vogliamo realizzare.
Probabile che il tempo cancelli i ricordi (e gli impegni presi) a tal fine alleghiamo la proposta suddetta ad uso e consumo del Sindaco Pollutri, dell’Onorevole Amato e dell’onorevole Cesare Damiano”.
Questo il link per leggere il testo dell’intervento del Movimento 5 Stelle Vasto per esteso
http://www.movimento5stellevasto.it/37-comunicati/585-crisi-della-val-sinello-riflessioni-dal-movimento-5-stelle