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Sevel: cambia la turnazione dei manutentori e la Fiom protesta

sevelSolo da qualche settimana la rappresentanza della Fiom-Cgil è stata riammessa in attività negli stabilimenti della Sevel di Atessa ed ecco giungere la prima controversia tra organizzazione sindacale e management aziendale. Al centro della vicenda “un imminente cambiamento degli orari di lavoro, da 15 a 18 turni, degli addetti al servizio di manutenzione”, come precisato da una nota sindacale. “Con la nuova turnazione ci sarà un peggioramento reale della condizione di vita e di lavoro – afferma la Fiom – per la mancanza di trasporti di supporto ai nuovi orari, verrà meno quella parte di salario a cui si sono abituati con gli straordinari, anche se volontari, unico effetto: una riduzione dei costi da parte dell’azienda”. Recriminando su quel che è stato e che ora non è più, l’organizzazione sindacale se la prende ancora con le modifiche contrattuali consentite dall’accettazione del contratto aziendale Fiat rispetto a quello nazionale del lavoro di fatto tirando una stoccata agli ex partner confederati Cisl e Uil quando afferma nel suo scritto che “fino all’introduzione del contratto Fiat era necessario contrattare una qualsiasi modifica, specialmente quando, come in questo caso, sconvolge la vita dei lavoratori. Quando si apriva un confronto sindacale e si riconoscevano legittime le richieste si cercava di trovare una giusta mediazione con le dovute compensazioni sia salariali sia normative per salvaguardare gli interessi della parte più debole, i lavoratori.

Oggi con l’introduzione del CCSL l’azienda ha la possibilità di gestire unilateralmente gli orari e l’organizzazione del lavoro attraverso gli esami congiunti che se non portano alla condivisione della parte sindacale lo autorizza ad andare avanti lo stesso. Questo accadrà se sarà cambiato l’orario perché il problema è l’accettazione del contratto specifico FIAT strutturato proprio per non contrattare più nulla relegando i firmatutto NON A DIFESA DEGLI INTERESSI DEI LAVORATORI MA A SEMPLICI PASSACARTE. Hanno sempre negato nelle assemblee questo loro destino giurando e spergiurando nelle assemblee e nelle officine che non sarebbe cambiato nulla ma si sa che le bugie hanno sempre le gambe corte.

Queste cose la Fiom le dice da tempo, il nuovo contratto ha portato alla cancellazione dei diritti compreso la possibilità di poter decidere sulle proprie condizioni di vita e di lavoro, ma tutti devono essere consapevoli che la tendenza non si inverte per gloria ricevuta o per aiuti esterni, occorre consapevolezza e partecipazione attiva, ognuno deve cominciare fare la sua parte”.

Di fronte, però, alle nuove ipotesi di turnazione la Fiom-Cgil ritiene “ancora più indispensabile la convocazione di un’assemblea retribuita, a distanza di ben 206 dall’ultima, per confrontarsi ed individuare richieste ed iniziative sindacali”.

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