Che le dichiarazioni e i documenti divulgati dall’ormai ex presidente del collegio dei revisori dei Conti del Consorzio di Bonifica Sud, Raffaele Felice, potessero innescare conseguenze pesanti era lecito aspettarselo. Ed a complicare le cose quanto accaduto in questi mesi con i dipendenti senza stipendio costretti anche a metterci del proprio per consentire le irrigazioni nel corso dell’estate e poi il balzello delle cifre sul quale ora anche la Regione Abruzzo vuole vedere chiaro.
22 i milioni di debiti per l’ente dichiarati da Felice, 7 quelli dichiarati dall’attuale presidente Marchetti, 14 al massimo quelli, invece, valutati dall’ex presidente Torricella. E così l’altro giorno si è scritto un nuovo capitolo drammatico per la gestione dell’Ente nel cui Cda da qualche giorno è presente anche l’esponente dell’IdV Marco Del Bonifro il quale prima che si potesse discutere del Bilancio consuntivo 2012 ha scelto di abbandonare la seduta adducendo come motivazione quella di aver ricevuto solo il giorno prima il corposo documento e non aver avuto l’opportunità e il tempo per poterne approfondire i contenuti.
Ma a rendere ancor più tesa la situazione è quanto rendicontato proprio da Felice, prima che il Cda lo defenestrasse. Il ragioniere ha riportato di essere stato ascoltato per due ore dalla Commissione di controllo del Consiglio regionale, cui ha depositato un faldone di documenti, e nell’occasione ha anche ribadito le pesanti critiche avanzate in questi mesi alla gestione del Consorzio targata Marchetti.
Diventano, dunque, sempre più nere le nubi che si accumulano sul futuro dell’Ente, ma anche di coloro che prima o poi dovranno coprire quei buchi di bilancio che, a prescindere dalla loro entità, comunque ci sono. Se la logica delle cose è quella cui siamo ormai purtroppo abituati saranno gli utenti cittadini a dover ripianare quel debito accumulato dalla politica.
