Durante la seduta dell’ultimo Consiglio comunale è stato votato all’unanimità un ordine del giorno proposto dal Partito Democratico per “riconfermare la necessità di portare a compimento i lavori già finanziati e la realizzazione delle opere necessarie alla viabilità afferente l’area industriale della Val di Sangro”. Ma non solo, per affrontare le criticità presenti su molte strade provinciali ormai all’abbandono da diversi anni, la Provincia, dopo aver chiesto inutilmente aiuto alla Regione, tira fuori l’asso dalla manica. Nell’ordine del giorno proposto dal Pd e votato all’unanimità, come spiegato dallo stesso capogruppo del partito, Camillo D’Amico, “si fa appello al presidente della Provincia affinché richieda il riconoscimento di “stato di calamità” per tutta la restante parte della viabilità provinciale che versa in uno stato collassato soprattutto nelle zone interne. Questo riconoscimento potrebbe aprire le porte per l’accesso a finanziamenti straordinari gestiti dalla Protezione Civile”. Un’idea condivisa, evidentemente, a livello trasversale, anche se con i lavori per il centro storico dell’Aquila ancora in alto mare dopo il terribile terremoto del 2009, emergenze per alluvioni e smottamenti, passati e recenti, in diverse parti d’Italia, criticità legate ai danni del maltempo, dovrebbe essere quantomeno imbarazzante sperare nei finanziamenti straordinari della Protezione Civile per mettere qualche toppa d’asfalto, ma tant’è. Queste sono le ultime “cartucce” di un Ente che va necessariamente e immediatamente riformato: o lo si mette nelle condizioni di operare o si porta a compimento il processo di abolizione, ma insistere con questa triste e lunga agonia sconfina nell'”accanimento terapeutico”.