Sulla stessa linea d’onda di praticamente tutti i consiglieri di opposizione si pone anche Massimiliano Montemurro, esponente dell’Udc nella Aula Vennitti. A suo dire, infatti, “L’Amministrazione comunale, approfittando del passaggio dalla Tarsu alla Tares, ha celato sotto questa manovra una nuova stangata da profilare ai cittadini vastesi prevedendo un aumento ben superiore a quella contenuto nel dettame legislativo della Tares che di per se dovrebbe essere solo pari ad € 0,30 al mq, in realtà l’aumento totale previsto nel bilancio in corso di approvazione, rispetto al gettito dell’anno precedente, si aggira all’incirca sul 1.800.000 euro , il tutto è rafforzato dal fatto che nonostante sia stato approvato dalle Commissioni Bilancio e Finanza della Camera un emendamento al Dl. 102/2013 che lascia la possibilità ai comuni di continuare ad applicare la Tarsu, con l’unico Vincolo di prevedere l’applicazione della maggiorazione di 30 centesimi al metro quadro , il Comune di Vasto insiste nel voler procedere all’approvazione delle nuove tariffe tares”.
Dunque, anche per Montemurro l’Amministrazione vastese si è orientata, sbagliando, verso una politica delle tariffe inspiegabile “Oramai siamo stanchi di continui prelievi fiscali, i cittadini non sono in grado di sopportare ulteriori sacrifici economici poiché già ampliamente provati dalla crisi economica che sta attanagliando la nostra città, ancor di più perché a fronte di detti prelievi non vi è alcun miglioramento dei servizi fruiti, sembra che ci abbiano spinto in una lunga ed interminabile discesa”.