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Sulla Tares è scontro vis-à-vis tra Menna e Capano

TaresL’attacco frontale a Rifondazione comunista inscenato da Eliana Menna ha scaturito la risposta piccata di chi si è visto puntare il dito contro. Dal circolo Sante Petrocelli Maria Perrone Capano alza il tono della voce per rinfacciare alla collega dell’IdV dichiarazioni senza senso fatte per mera campagna elettorale. D’altronde, la Menna sembra certa di una candidatura alle prossime regionali.

“A chiunque voglia sapere quando un soggetto politico che ha poco da dire ha avviato la sua campagna elettorale – scrive la Capano – basta notare quando questo dà avvio a comunicati senza senso. Abbiamo così potuto constatare che la consigliera provinciale dell’Idv, Eliana Menna ha avviato la sua personale campagna elettorale”.

La segretaria cittadina di Prc non perde occasione per ricordare alla Menna l’evanescenza del partito cui appartiene e la sua mancanza di ruolo nella vita politica comunale “Non è ben chiaro in quale ruolo intervenga sulla questione Tares a Vasto. E a dire il vero, pure il fatto che l’oggetto della sua ultima nota sia il Prc di Vasto è solo intuibile, visto che la consigliera dice la sua per sottintesi, senza mai citare il Prc.

Noi, che non cerchiamo una gratificazione nella retorica ma perseguendo una pratica politica utile alla cittadinanza, ci vediamo costretti a far notare che la consigliera provinciale Eliana Menna ha perso un’occasione per evitare figuracce”.

“In merito alla Tares – scrive ancora la Capano – l’accusa che Eliana Menna ci rivolge è quella di non dare le dovute responsabilità (che non è sinonimo di colpa) al Comune di Vasto. Noi abbiamo chiamato in causa il Comune di Vasto in maniera netta: sia sollecitando una modulazione delle tariffe per rendere la Tares la meno iniqua possibile (e su questo punto abbiamo avanzato proposte nei luoghi preposti, ma questo la consigliera Menna non lo sa), sia affermando la necessità, secondo noi, che il Comune si unisca alla protesta contro la Tares già avviata da altri Comuni italiani. Evidentemente informata male, Eliana Menna ci sollecita perciò a fare ciò che già stiamo facendo.

E così, anche il supposto paradosso evidenziato da Eliana Menna, secondo la quale saremmo un partito che sta in amministrazione ma non si prende la responsabilità delle scelte politiche, cade miseramente nel vuoto. Cadendo così, la Menna, nella sua seconda figuraccia”.

L’ultimo delicato passaggio la Capano lo riserva alle eventuali variazioni di bilancio richieste dalla Menna “Ad un’altra brutta figura la consigliera Menna si espone (e fanno tre in un solo comunicato, francamente troppe per chiunque!) quando ci sollecita a trovare “delle voci di bilancio con cui compensare il sicuro (ormai da tempo) aumento del tributo comunale”. Occorre far notare alla consigliera che la Tares, pur essendo un tributo comunale, è stato imposto dal governo Monti e confermato da quello Letta. Ed il governo ha imposto ai Comuni che con la Tares si copra il 100% del costo del servizio di smaltimento rifiuti ed altri servizi cosiddetti ‘indivisibili’, quali illuminazione pubblica e manutenzione delle strade. In altre parole, i cittadini dovranno pagare completamente quei servizi ed il Comune non può trovare soldi da altre voci di bilancio. È per questo che la soluzione che la consigliera Menna ci consiglia non è praticabile”.

E giù con l’ultimo affondo “Tutto il resto è retorica buona per avere un’attenzione mediatica, utile solo ad avviare una campagna elettorale con un po’ di anticipo. A patto di non spararle grosse”.

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