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Tares, Eliana Menna si scaglia contro Rifondazione

Eliana MennaIl comunicato diramato giorni orsono da Maria Teresa Capano, segretaria del circolo di Rifondazione comunista “Sante Petrocelli”, in merito alla necessità che il Comune di Vasto moduli le sue tariffe della Tares (il tributo destinato peraltro ad essere fagocitato nella Trise) e si opponga all’attuazione della tassa, ha rinfocolato le polemiche di chi in quel partito presente all’interno della maggioranza è stato da sempre  visto come il bersaglio dei propri attacchi, ovvero l’Italia dei Valori, che dopo il buon risultato elettorali non ha più rappresentanti nell’Aula Vennitti e in Giunta. E proprio da Eliana Menna, responsabile provinciale dell’IdV nonché certa candidata alle prossime regionali, parte l’affondo ai “rifondaroli” dopo un’analisi sul nuovo tributo in cui si ribadisce, secondo quanto sostenuto anche da Massimo Desiati, nei giorni scorsi il primo ad alzare il tiro sulla Tares con un’interrogazione al primo cittadino, “Il tributo Tares sarà decisamente più oneroso rispetto alla Tarsu. La previsione fatta da alcune forze politiche secondo cui l’aumento sarà soltanto del 20% circa rispetto alla Tarsu è evidentemente ottimistica. Si osserva che i 30 o 40 centesimi a mq previsti dal comma 13 dell’art. 14 del D.L. 201/2011 sono una “maggiorazione” che andrà a sommarsi alla tariffa, che non sarà più calcolata come la Tarsu ma secondo il principio comunitario “chi inquina paga” e mediante i criteri introdotti con il D.L. 102 del 31 agosto 2013”.

E in tutto questo quale sarà il ruolo dell’Amministrazione comunale? È la stessa Menna a provare a disegnare un quadro: “Molto dipenderà dalle scelte politiche comunali. Il comune, infatti, è chiamato a giocare un ruolo importante nella determinazione della tariffa e ciò nella misura in cui può decidere quali criteri utilizzare tra quelli indicati dal D.L. 102/2013, nonché prevedere riduzioni tariffarie del trenta per cento nel caso di:  “a) abitazioni con unico occupante;  b) abitazioni tenute a disposizione per uso stagionale od  altro uso limitato e discontinuo;  c) locali, diversi dalle abitazioni, ed aree scoperte adibiti  ad uso stagionale o ad uso non continuativo, ma ricorrente; d) abitazioni occupate da soggetti che  risiedano  o  abbiano  la dimora, per più di sei mesi all’anno, all’estero;  e) fabbricati rurali ad uso abitativo”. Inoltre, anche se è stata abrogata la disposizione che prevedeva ulteriori riduzioni ed esenzioni in favore delle persone in stato di bisogno, si evidenzia che è stata introdotta una nuova norma, di contenuto analogo e generale, che prevede la possibilità per il comune di stabilire dette ulteriori riduzioni o esenzioni all’interno dei criteri per la determinazione della tariffa”.

E proprio da queste considerazioni parte l’affondo a PRC, che nell’ottica della Menna dovrebbe essere il partito da sacrificare nella composizione della Giunta per ridare dignità agli accordi elettorali che prevedevano assessorati per chi avesse contribuito in modo maggiore alla prosecuzione del  mandato di Lapenna e C.  “In conclusioni – scrive la Menna – si contesta il comportamento paradossale di alcuni partiti politici, i quali nonostante facciano parte della compagine di maggioranza ed abbiano amministratori all’interno della giunta comunale di Vasto fanno spot elettorali come se le decisioni sulla tares dipendessero da altri soggetti. Si assumessero la loro responsabilità e trovassero delle voci di bilancio con cui compensare il sicuro (ormai da tempo) aumento del tributo comunale. Sul fatto che la tares sia un tributo “cattivo” che mette in difficoltà le famiglie e imprese, specialmente i piccoli commercianti, siamo tutti d’accordo. Non servono cartelli elettorali”.

Dunque, ci va giù pesante l’esponente dell’IdV accusando Rifondazione di incoerenza amministrativa esprimendo ancora una volta rabbia per il ruolo che il proprio partito avrebbe dovuto avere all’interno della coalizione che governa la città. “Mi preme ricordare – chiude la Menna – che il partito dell’Italia dei Valori di Vasto si compone di un gruppo di persone propositive e competenti che tanto avrebbe potuto produrre in termini politici e amministrativi. Purtroppo l’Idv viene emarginata dalla maggioranza di “centro-sinistra” immotivatamente ed in danno al bene comune dei cittadini”.

Lu. Spa.

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