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La Cna attacca le politiche del Governo, ma Legnini non ci sta

Alfredo Castiglione e Sergio Silvestrini
Alfredo Castiglione e Sergio Silvestrini

Un impegno straordinario del governo per sostenere le piccole imprese. Lo ha chiesto il segretario generale della Cna, Sergio Silvestrini, intervenendo ieri mattina a Pescara al forum organizzato dalla confederazione artigiana abruzzese in occasione delle sua assemblea elettiva. Rispondendo alle domande del giornalista Andrea Mori, Silvestrini – che ha preso parte al confronto assieme al sottosegretario di Stato, Giovanni Legnini; al vicepresidente delle Regione Abruzzo, Alfredo Castiglione; al rettore dell’Ateneo teramano, Luciano D’Amico e al direttore regionale della Cna, Graziano Di Costanzo – dopo aver denunciato i pesanti ritardi nella ricostruzione dei centri colpiti dal sisma del 2009 e l’ingente sottoutilizzo dei fondi comunitari in Italia, ha criticato il governo per i mancati sgravi sull’ Imu («Non concederli, vuol dire da parte dello Stato dare una risposta errata a imprenditori che vogliono continuare a investire nel proprio Paese»), ha chiesto al rimodulazione dell’Irap, invocato una politica di forte selezione delle opere pubbliche, dichiarato la disponibilità del mondo delle Pmi di mettere in discussione le politiche di incentivo al sistema produttivo «pur di mettere in campo politiche di contenimento fiscale».

Da parte sua, Lagnini ha rivendicato l’azione di governo a favore delle imprese: «Ecobonus sulle ristrutturazioni, rilancio delle opere pubbliche, avvio del rimborso dei crediti vantati dalle imprese con la Pubblica amministrazione costituiscono un segnale incoraggiante, un primo punto da cui partire» ha affermato tra l’altro. Anche Castiglione ha rivendicato la bontà delle politiche messe sin qui in campo dalla giunta Chiodi per affrontare la crisi: «Si è messo mano a riforme attese da anni, come la chiusura degli ospedali inutili o la razionalizzazione di consorzi industriali e confidi, ma sul piatto della bilancia devono essere messe anche le risorse finanziarie per rilanciare il comparto produttivo». Il rettore dell’Università di Teramo, D’Amico, ha invece rilanciato la razionalizzazione del sistema dell’alta formazione regionale, ma ammesso pure gli scarsi legami tra mondo della ricerca e sistema produttivo locale: «Importantissime ricerche nel campo nutrizionale, messe a punto dalla facoltà di Agraria di Teramo hanno trovato più facile applicazione nelle multinazionali del settore che nel nostro sistema di imprese agro-alimentari». «Siamo impegnati, come Cna Abruzzo – ha detto infine Di Costanzo – nel coordinare le nostre politiche con quelle delle altre regioni adriatiche, perché deve essere superata una visione ristrette e particolaristica dei nostri territori».

 

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