A distanza di quasi un anno dalle prime sollecitazioni in merito all’inadeguatezza del servizio taxi nella città di Vasto avanzate da Massimo Desiati, il Consiglio comunale aveva approvato il nuovo regolamento relativo al servizio (settembre 2012) in base al quale era stata approvata anche la graduatoria per l’assegnazione delle licenze (maggio 2013). Nel luglio scorso lo stesso esponente di Progetto per Vasto era tornato sul tema evidenziando come i ritardi attuativi dell’Amministrazione comunale nell’individuare le aree pubbliche riservate e attrezzate tanto da affermare che “Il Servizio Taxi esiste, ma nessuno sa come si fa a prenderne uno”. L’Amministrazione aveva risposto alle lagnanze di Desiati attraverso un comunicato congiunto a firma degli assessori Marco Marra e Mario Olivieri in cui si rivendicava una tempistica necessariamente vincolata ai passaggi burocratici e si affermava che erano già state individuate le aree di sosta e che gli uffici comunali stavano predisponendo secondo legge “uno studio di fattibilità per la stazione telefonica, l’adeguamento dei mezzi da parte di tutti gli operatori (il servizio può essere garantito al completo solo dopo l’adeguamento normativo di tutti i mezzi)”.
La questione, però, sembra quasi arenata se è vero che Confartigianato ha indirizzato una lettera accorata al sindaco di Vasto Luciano Lapenna, per chiedere l’immediata convocazione di un tavolo di confronto sul problema del servizio taxi nel Comune vastese.
Il sodalizio rileva come, ad oggi, non ci sono posteggi assegnati ai taxi malgrado l’enorme numero di turisti che ogni anno, specie d’estate, fa rotta sulla cittadina vastese.
“Riteniamo quanto mai opportuno, di concerto con i rappresentanti di categoria e con l’amministrazione comunale, rilevare apposti spazi per stalli taxi, completi di segnaletica orizzontale e verticale, così come previsto dalla normativa vigente di settore. Anche perché- afferma Daniele Giangiulli, direttore provinciale Confartigianato- in passato sono stati pubblicizzati numeri telefonici relativi a forniture di servizio taxi riferiti a persone private.”
Insomma, secondo Confartigianato, è necessario regolamentare un servizio che, altrimenti, potrebbe finire nelle mani di avventurieri del mestiere. “In barba alla normativa di settore che prevede- ricorda Luigi Colalongo, presidente Confartigianato Taxi- il divieto di pubblicizzazione diretta di numeri cellulari di singoli tassisti. E’ fondamentale, quindi, riportare una situazione di legalità ed equa concorrenza tra le aziende operanti nel settore.” In tal senso Confartigianato auspica che nella città di Vasto vengano installate al più presto colonnine pubbliche di chiamata taxi. Ma serve sedersi intorno ad un tavolo con l’amministrazione comunale per risolvere le problematiche lamentate dalla categoria e per migliorare un regolamento comunale che, secondo Confartigianato, presenta diverse incongruità. “Siamo convinti- riprende Giangiulli- che solo uno sforzo comune può dare risposte attese dalle imprese e dalla cittadinanza.”