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Vasto Film Festival, dopo le accuse di Desiati la difesa di Bianca Campli

bianca-campliDire che sia stato il Vasto Film Festival delle polemiche più che di altro ormai potrebbe apparire anche riduttivo. Dopo quanto è stato detto e scritto circa i disagi riscontrati e sulle scelte organizzative, è stato l’affondo di Massimo Desiati e Etelwardo Sigismondi ad alzare il classico polverone. A tenere banco in queste ore è la querelle sulla posizione di Bianca Campli, consorte del sindaco Luciano Lapenna nonché giurata al Vasto Film Festival e, secondo gli esponenti di centrodestra, collaboratrice della società che il ha organizzato il VFF. Proprio la professoressa Campli è intervenuta sulla questione diramando un documento che riportiamo integralmente:

“La sottoscritta Bianca Campli, premesso che, con nota stampa dei gruppi ‘Progetto per Vasto – Desiati’ e ‘Fratelli d’Italia – Centrodestra nazionale’ sulla 18^ edizione del Vasto Film Festival si afferma che ‘visitando questo sito web (meta edizioni.it) scopriamo che la critica d’arte Bianca Campli… ex professoressa svolge la sua attività di lavoro, come scrittrice, per la Meta srl, agenzia organizzatrice del Vasto Film Festival…minimale. E’ anche nella giuria? Ci pare il doveroso minimo per chi è dietro le quinte’.

Per quanto riguarda la mia persona si tende a far credere che ci siano interessi economici (“presta attività lavorativa”) con la Soc. Meta srl e che ciò abbia influenzato l’affidamento del Vasto Film Festival alla stessa e quindi il mio inserimento nella giuria.

Valga il vero!

Non ho svolto né svolgo attività di lavoro come scrittrice per la Meta edizioni.

Solo dopo le calunniose affermazioni ho appreso che la Meta ha organizzato la 18^ edizione del Vasto Film Festival. Sono stata chiamata dal critico cinematografico, dott. Paolo Menguzzi, a partecipare quale componente della giuria a titolo gratuito nella selezione dei film in concorso. Tre anni fa il dott. Gianfranco Smargiassi e la prof. Letizia Stangarone mi chiesero se ero intenzionata alla realizzazione di un catalogo per una mostra da curare a Palazzo d’Avalos sulla figura e l’opera del pittore vastese Vincenzo Cianci, nipote degli stessi. Lavoro da me portato a termine a titolo gratuito e poi pubblicato dalla società Meta, con la quale ripeto, non ho mai avuto rapporti di lavoro, né autonomo, né subordinato, né occasionale”.

Fin qui la posizione  di Bianca Campli, alla quale ha risposto nell’immediato Massimo Desiati

“Non facciamo confusione. Nella nota stampa diffusa, testualmente si afferma: “visitando questo sito web (metaedizioni.it), scopriamo che la critica d’arte Bianca Campli… ex professoressa svolge la sua attività di lavoro, come scrittrice, per la Meta Edzioni, ramo d’azienda della Meta srl, agenzia organizzatrice del Vasto Film Festival… minimale”. E’ questa è la semplice verità, come è ben possibile verificare proprio dal sito indicato. http://www.metaedizioni.it/gli-autori/bianca-campli/ Così, giusto per amor di verità. Mai parlato di interessi economici. Valga il vero!”

Insomma, polemiche che tardano a placarsi, ma sulle quali sembra giusto fare chiarezza.

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