La denuncia pubblica del presidente del Collegio dei Revisori dei Conti del Consorzio di Bonifica Sud, Raffaele Felice, comincia a sortire i suoi effetti. Le pesanti accuse alla gestione del presidente Fabrizio Marchetti nonché la redazione di una relazione nella quale si evidenziano gli oltre 23 milioni di euro di debito contratti dall’Ente sembrano essere stati più efficaci di quanto accaduto in sede consiliare tra dimissioni e nomine ritenute “illegali” dallo stesso Felice, o, peggio, del fatto che i dipendenti avanzino stipendi e nonostante tutto si siano dimostrati più responsabili di chi li deve gestire nel far fronte alle emergenze di irrigazione che hanno attanagliato il vastese e la frentania a cavallo tra i mesi di luglio e agosto.
Il primo atto nella direzione di cercare una chiarezza sulla vicenda, anche se forse un po’ tardivamente, viene da Antonio Menna, capogruppo dell’Udc della Regione Abruzzo, che “ha chiesto al consigliere Gino Milano di convocare, alla ripresa dei lavori, la Commissione Vigilanza da lui presieduta per audire il presidente del Collegio dei revisori dei Conti Raffaele Felice, il presiedente Fabrizio Marchetti e l’assessore regionale all’Agricoltura Mauro Febbo per capire cosa sta succedendo all’interno del Consorzio di Bonifica di Vasto, ma soprattutto di acquisire la documentazione relativa alla gestione e ai bilanci dell’Ente.
«C’è necessità di fare chiarezza – ha detto Menna – relativamente alle pesanti affermazioni e alla denuncia del presidente del collegio dei revisori sui debiti accumulati, sulle dimissioni in massa dei rappresentanti delle organizzazioni agricole, sulla rielezione del presidente e del Consiglio di Amministrazione sullo stato dell’arte dei lavori della diga di Chiauci e sul paventato rischio della futura gestione da parte della Regione Molise».
Per Menna occorre, senza indugio, conoscere la reale situazione finanziaria e di gestione del Consorzio di Bonifica Sud.
