Si è tenuto ieri sera presso il ristorante “Parco delle Rose” di Rocca San Giovanni l’incontro tra il segretario nazionale dell’Udc, Lorenzo Cesa, e i gruppi dirigenti della provincia per fare il punto della situazione e pianificare una strategia di rilancio in vista delle prossime regionali. Con Cesa, il capogruppo Udc alla Regione Abruzzo, Antonio Menna e il presidente della Provincia di Chieti, Enrico Di Giuseppantonio.
Prima di passare la parola all’onorevole Cesa, Menna ha indirizzato un saluto e un ringraziamento ai presenti, annunciando per ottobre una conferenza programmatica attraverso la quale sciogliere il nodo delle future alleanze: “Naturalmente presenteremo una nostra lista, ma dobbiamo fare una scelta di campo”, ha sottolineato il capogruppo Udc.
A seguire, il filo conduttore dell’incontro sottolineato dall’onorevole Cesa, attraverso la citazione dell’intervento di un giovane dirigente di Torino: “Ripartiamo da noi”. Il segretario nazionale, ammettendo gli errori fatti nel recente passato, ha espresso la convinzione di poter rilanciare il partito ripartendo proprio da quei territori ‘mortificati’ da scelte imposte dall’alto, durante le ultime politiche: “Se riusciremo a ripartire dal territorio, potremo tornare ad essere centrali nella vita politica italiana”.
L’onorevole Cesa ha poi affrontato le problematiche legate alla legge elettorale ancora da cambiare: “Lo stavamo facendo con il governo Monti con una legge sul modello tedesco che ripristinava le preferenze, ma proprio quando stava per essere approvata, Berlusconi ha tolto la fiducia al governo”.
Inevitabile un riferimento alle ultime vicende giudiziarie del leader del Pdl: “Berlusconi è stato condannato in via definitiva – ha ricordato Cesa – ma non possiamo non rilevare un eccesso della magistratura che ha messo in piedi 40 processi a suo carico”. Una posizione che ha sollevato qualche perplessità tra alcuni rappresentanti locali, in quanto ritenuta troppo “leggera”.
Per quanto riguarda l’esperienza del governo Letta, invece, Cesa ha espresso l’auspicio che dopo “la cura da cavallo” necessaria del governo Monti, “il governo Letta vada avanti per non bruciare i sacrifici fatti dagli italiani. A fine anno dovremmo agganciare la ripresa, per questo occorre tenere a bada le fibrillazioni”.
A seguire il capogruppo regionale Udc ha lanciato il dibattito proponendo alcune riflessioni, tra cui quella sul superamento del commissariamento, per ridare una guida forte al partito, a livello regionale, che riparta dal territorio. “Dobbiamo riorganizzarci – ha sottolineato Menna – ma senza compiere gli errori del passato. Il rilancio del partito non può avvenire senza il sostegno delle forze del territorio, serve una guida che stia tra la gente. Dopo di che dobbiamo fare una scelta di campo e rimanere uniti, senza pregiudiziali”.
n.l.