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Rifondazione non ci sta. Nuovo strappo nella maggioranza

paola cianciEd ora è ufficiale: una nuova frattura si è aperta nella maggioranza, l’ennesima dovuta a una presa di posizione di Rifondazione comunista, stavolta oggetto della reprimenda del PD e di Fratelli d’Italia dopo il voto contrario alla videosorveglianza nell’ultimo Consiglio comunale. D’altronde, che le scelte estremiste di Rifondazione creino più di qualche attrito nell’aula “Vennitti” è cosa risaputa, tant’è che spesso è stata accusata di ingessare l’operato della maggioranza.

Comunque, dopo l’amarezza espressa ieri da Antonio Del Casale e Francesco Menna a nome di tutto il PD vastese e gli attacchi di Etelwardo Sigismondi (FdI), oggi è giunta la pronta replica dei vertici vastesi del partito della falce e martello attraverso una nota a firma di Maria Perrone Capano, segretaria circolo Prc di Vasto, e Paola Cianci, capogruppo Prc in Consiglio comunale.

“Abbiamo letto e ascoltato attacchi del Pd e del centrodestra al Prc, in merito al voto contrario in consiglio comunale sulla questione videosorveglianza. Come un solo coro, Pd e centrodestra contestano al Prc di aver “prima votato il Piano triennale delle opere pubbliche predisposto dal suo assessore, Marco Marra, e contenente la videosorveglianza, mentre ora si è espresso per il no”. Ammettiamo che ce lo aspettavamo, anche se il pulpito (purtroppo condiviso da Pd e opposizione) dal quale deriva l’attacco non è assolutamente credibile.

Il centrodestra, con Sigismondi di Fratelli d’Italia, solo tre mesi fa attaccava l’assessore Marra che a loro dire aveva “trovato un’altra scusa per ostacolare il progetto di videosorveglianza”, mentre ora nota un’incoerenza tra l’attività dell’assessore Marra e quella del Prc in Consiglio Comunale. Evidentemente Fratelli d’Italia, con Sigismondi, ha detto una sciocchezza in almeno una delle due occasioni.

Al Pd ricordiamo che non ha autorevolezza per dare a noi lezioni di unità di intenti in Consiglio comunale. Il polemico rifiuto di partecipazione al voto sul bilancio consultivo del consigliere Pd, Domenico Molino, è troppo fresco per non ricordarlo: atto politico molto più grave e con il quale il Pd ha mostrato ineguagliabili capacità di esibirsi in mirabolanti piroette.

Nello specifico, il Prc si è sempre (sempre!) espresso contro la videosorveglianza. Ha motivato oltre un anno fa la sua opposizione al progetto, con un dossier di una decina di pagine, che con molta probabilità nessuno dei consiglieri favorevoli al progetto ha letto e che certamente nessuno ha mai contestato. Non solo: nessuno dei favorevoli alla videosorveglianza ha saputo accompagnare il suo giudizio con elementi analitici di qualunque tipo. Eppure parliamo di un progetto da 600.000 €, non proprio bruscolini.

Il Prc, quindi, non compie alcuna piroetta. Avremmo preferito, che i solerti commentatori del voto del Prc mostrassero altrettanta solerzia nel dare motivazioni analitiche del proprio parere favorevole, visto che il comune di Vasto, in tempi di crisi nerissima, si impegna in questo inutile progetto con 450.000 €. Se anziché fare gli opinionisti polemici del dopo voto (nemmeno fossimo al famoso “Processo del lunedì” di Biscardi) ci si impegnasse di più nella discussione politica prima del voto (come il Prc ha cercato di fare per la videosorveglianza, con il suo dossier), l’attività amministrativa ne trarrebbe sicuro beneficio”.

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