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Casse della Provincia, Coletti e D’Amico pressano Di Giuseppantonio

D_Amico_CamilloNon si placano le schermaglie sul reale stato delle casse della Provincia di Chieti. Dopo il botta e risposta tra Tommaso Coletti e i consiglieri di centrodestra, è toccato a Camillo D’Amico, capogruppo del PD immettersi prepotentemente nella questione.

“È giusto fare qualche doverosa precisazione – ha detto D’Amico – i soldi in cassa ci sono sempre stati e, se pur vincolati in  parte,  perché destinati alle opere  pubbliche, queste non sono state  avviate  facendo così ancor peggiorare  il  già pietoso stato delle  strade”. “Sui debiti – ha aggiunto -MAI l’amministrazione Di Giuseppantonio ha voluto fare chiarezza, per  comprenderne natura e responsabilità dando per certo e scontato una relazione ricognitiva a cura dei dirigenti,  redatta a inizio  legislatura (luglio 2009). Questi dirigenti solo tre mesi prima (marzo 2009) avevano certificato  un avanzo di amministrazione relativo al 2008,  pari a circa € 1.900.000”. E infine un accenno alla questione IRAP “Nel famoso elenco di debiti presunti c’era anche la voce legata all’IRAP per i lavoratori interinali. Dall’analisi che si fece della convenzione in essere la con società di somministrazione si parlava di costi “onnicomprensivi”. Inoltre la voce dell’imposizione IRAP  MAI era stata prima resa nota ed  evidenziata,  quale obbligatoria del  alcuni dirigenti. Questo sia sotto l’amministrazione Febbo  quanto quella di Coletti”.

Anche l’ex presidente della Provincia Coletti è voluto tornare a gambe tese sulla salute dei conti lasciati dal centrosinistra, ponendo al suo successore, Enrico Di Giuseppantonio, accusato di non aver più argomenti per sostenere la propria causa, tutta una serie di domande  “Di Giuseppantonio dopo quattro anni non ancora capisce che lui non è l’ospite in Provincia – affonda Coletti – È il Presidente che dovrebbe dare l’impulso e le direttive alla Giunta ed al Consiglio per concretizzare qualcosa di utile per la collettività”.

E poi giù con una serie di interrogativi degni di un redivivo Mike Bongiorno del Rischiatutto. “Ci spiegasse perché non spende i soldi di cui dispone per la viabilità ed altre opere pubbliche, perché non ancora riesce a completare le opere avviate dalla passata amministrazione come la bretella che collega il Porto di Ortona con il casello autostradale, perché non ha riavviato il cantiere della biblioteca De Meis a Chieti su cui aveva promesso un rapido intervento durante la campagna elettorale. Su questi problemi vorremmo confrontarci – aggiunge Coletti – e non su problemi che non sono di competenza degli organi politici, ma  dell’apparato burocratico dell’Ente e su cui l’amministrazione non interferisce”.

Lu. Spa.

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