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OPS: ancora nubi nere sul suo futuro

opsDella vicenda OPS (Organizzazione Progetti e Servizi), la società di proprietà della Provincia e del Comune di Chieti che si occupa degli accertamenti, controlli e verifiche degli impianti termici tra cui le caldaie domiciliari, e dell’informatizzazione del sistema provinciale integrato, abbiamo già parlato nelle scorse settimane. Ci eravamo lasciati con il presidente della Provincia, Enrico di Giuseppantonio, che, il 24 maggio, affermava “Abbiamo fatto ricorso al Tar contro la decisione del Commissario sulla spending review che non ha approvato il piano di ristrutturazione dell’ente”.

In attesa di novità oggi è il consigliere del PD Tommaso Coletti a riportare alla luce le perplessità sul futuro occupazionale dei 40 dipendenti della controllata provinciale sottolineando come il mandato del Consiglio di Amministrazione della società sia scaduto il 29 aprile ultimo scorso, mentre il 14 giugno p.v., dopo i 45 giorni di prorogatio previsti dalla legge, decadrà automaticamente e non potrà più operare. Di fronte a questa situazione che ingenererebbe ancora maggiore instabilità su tutta la questione, a quanto afferma Coletti la Provincia  non  ha ancora avviato le procedure per il rinnovo del’organo secondo il nuovo Statuto proposto dal Consiglio provinciale in ossequio alla spending-review.

A questo va poi aggiunto che il contratto tra la Provincia di Chieti e la OPS, per la gestione dei servizi informatici, scade il 31 dicembre prossimo  e  la procedura per il rinnovo  sarebbe dovuta già essere avviata.

Ed allora proprio per cercare di fare chiarezza su questi delicati passaggi Tommaso Coletti ha presentato una interrogazione urgente al Presidente della Provincia. In essa il senatore chiede lumi sui mancati adempimenti e nel contempo se corrispondono al vero  le voci secondo le quali  gli uffici dell’ Ente starebbero proseguendo  l’iter per la vendita delle quote societarie, nonostante il Consiglio provinciale  abbia deliberato diversamente.

“E’ necessario fare chiarezza – ha dichiarato Coletti – per evitare tensioni e fibrillazioni nelle istituzioni e tra i lavoratori di una società  pubblica che ha dimostrato di possedere una qualificata capacità per erogare servizi per l’Ente provincia e,quindi, per tutti i cittadini del territorio”.

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