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Lo stato maggiore del Pd a San Salvo per un incontro sul “Vastese, terra di nessuno”

vastese-terra-di nessuno-convegno-pd - 16Dopo la “resa dei conti” di sabato 25 maggio al Gulliver Center all’Incoronata, pieno clima da campagna elettorale ieri pomeriggio presso la Casa della cultura – Porta della Terra di San Salvo per l’incontro organizzato dal Partito Democratico sul tema “Vastese terra di nessuno”, con il supporto di Sergio Di Ninni, presidente dell’associazione “Il territorio”, e Luciano Cilli, capogruppo del Pd al Consiglio comunale di San Salvo.
Presenti all’incontro, l’onorevole Maria Amato, l’ex sindaco di Pescara Luciano D’Alfonso, il segretario regionale del Pd, Silvio Paolucci e una nutrita rappresentanza di amministratori e politici vastesi, tra cui il vicesindaco Vincenzo Sputore, il capogruppo Pd al Consiglio comunale di Vasto, Francesco Menna e il vicesegretario vastese Nicola Della Gatta. Gli interventi sono stati moderati dal giornalista Orazio Di Stefano.
L’onorevole Amato, prima di entrare nel vivo del tema proposto, ha ripercorso brevemente la travagliata storia di questo inizio legislatura, sottolineando la “schizofrenia” di un partito costretto a scontrarsi per il governo regionale con un partito, il Pdl, con cui governa a livello nazionale.
Per quanto riguarda i temi del territorio, l’onorevole Maria Amato ha riferito che a livello centrale è sostanzialmente impossibile proporre iniziative che necessitano di copertura finanziaria, poiché verrebbero immediatamente rispedite al mittente dalla Commissione Bilancio. Quello che si può fare sulla Sanità, per l’onorevole Amato, è “agire sulle regole per cambiare i parametri attraverso i quali vengono assegnati i servizi; per le guardie mediche, ad esempio, non utilizzare più i coefficienti in base al numero degli abitanti, ma in base ai tempi di percorrenza al punto di soccorso più vicino. Un’altra proposta può riguardare la possibilità di uniformare la pianificazione del 118 su tutto il territorio”. Cambi di regole che non costerebbero nulla quindi, anche se è difficile immaginare che l’applicazione pratica di queste nuove regole non porti costi al sistema sanitario.
A seguire, il segretario Silvio Paolucci ha sottolineato come in 10 anni l’entroterra vastese abbia subito un 13% di spopolamento proprio a causa dei servizi che mancano. Paolucci ha quindi proposto una “alleanza per l’Abruzzo” che stabilisca le priorità nei primi sei mesi del nuovo governo regionale che poi deve dedicarsi completamente alla realizzazione di quei progetti.
Infine Luciano D’Alfonso, il quale ha ricordato che il vastese è stato per molto tempo zona attrattiva di investimenti; per tornare ad esserlo, per D’Alfonso, l’Abruzzo deve diventare la “Regione della velocità e della facilità di realizzare progetti”, mettendo le infrastrutture tra le priorità di governo, prima delle quali la Fondovalle Sangro.
Insomma, pieno clima da campagna elettorale per lo stato maggiore del Pd che cerca di ritrovare l’identità “perduta” tra il governo Monti e il governo con il Pdl sul territorio. Un territorio, però, che di questi discorsi ne ha già sentiti parecchi da ambo gli schieramenti e i risultati sono sotto gli occhi di tutti.

n.l.

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