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Dismissione scalo merci della stazione, incontro a San Salvo

Si è tenuto ieri, nella Sala consiliare del Comune di San Salvo, l’attesissimo incontro convocato dal sindaco Tiziana Magnacca per evitare lo smantellamento dell’area merci dello scalo ferroviario Vasto-San Salvo. Al vertice erano presenti i vertici delle maggiori industrie di Piana S. Angelo, Marco Mari della Denso e Graziano Marcovecchio per la Pilkington, Confindustria di Chieti, Assovasto, il Consorzio industriale, le parti sociali con tutte le sigle sindacali, il presidente della Commissione regionale Industria Nicola Argirò, il presidente della Sangritana Pasquale Di Nardo, l’assessore provinciale Tonino Marcello, l’assessore comunale Giovanni Artese e i consiglieri Vincenzo Ialacci, Tony Faga,  i sindaci di Celenza sul Trigno e Pollutri, il presidente della Bcc Valle del Trigno Nicola Valentini e, per le Ferrovie dello Stato, l’Ing. Paolo Pallotta, responsabile della direttrice Adriatica di Rfi nella tratta Bologna-Lecce. Balza subito all’occhio l’assenza al summit di rappresentanti del Comune di Vasto. Al termine del confronto RFI si è impegnata a rimandare la procedura di dismissione fino a ottobre, di fronte anche alla ferma posizione del primo cittadino sansalvese: “Il Comune di San Salvo è determinato con ogni mezzo a mantenere inalterata la situazione esistente – ha detto la Magnacca – e chiede alle Ferrovie dello Stato un impegno più concreto e strategico per il territorio del Vastese, che, assieme al Sangro, rappresenta il valore aggiunto per l’economia dell’intera provincia di Chieti e per la regione Abruzzo”.

La questione era stata sollevata proprio dall’Amministrazione sansalvese che per prima denunciò le intenzioni di RFI, orientate a sminuire ancora una volta il patrimonio infrastrutturale del vastese. “Ma ci deve essere, anche da parte delle Ferrovie dello Stato, una politica economica diversa e soprattutto più flessibile rispetto a un mercato industriale che ha mutato le proprie regole”, un concetto ribadito con forza dai vertici aziendali di Piana Sant’Angelo.

 

Non poteva che sollevarsi un coro unanime contro la decisione assunta dai vertici dell’azienda ferroviaria tant’è che i presenti hanno chiesto congiuntamente che vengano mantenuti attivi i deviatori d’accesso alle rete ferroviaria nello scalo di Vasto-San Salvo e che si creino le condizioni per il completamento delle infrastrutture di collegamento verso il porto di Punta Penna di Vasto, intervento sul quale è stato più volte sollecitato anche nel passato recente il presidente della Sangritana Pasquale Di Nardo, e l’autoporto di San Salvo, inaugurato nel 2008 ed ancora inattivo nonostante sia costato alla collettività quasi 34 milioni di euro, attraverso finanziamenti con l’azione congiunta di pubblico-privato.

 

Non possiamo permetterci il lusso – ha concluso il sindaco – di non mantenere  attivo lo snodo ferroviario considerando che nell’area industriale di San Salvo esiste un circuito ferroviario, il quale consente di arrivare con le rotaie all’interno degli stabilimenti, che se opportunamente sostenuto può garantire competitività, efficienza e rispetto dell’ambiente”.

Il presidente Argirò, che oggi incontrerà il ministro delle Infrastrutture Lupi, si è fatto parte attiva per riproporre il completamento della rete ferroviaria con il porto di Vasto e l’autoporto di San Salvo. “Nella determinazione di risolvere questa situazione contingente – ha commentato Argirò – dobbiamo avere la capacità come amministratori e come politici di andare oltre e di programmare lo sviluppo creando le opportunità per favorire la permanenza delle aziende con infrastrutture utili e funzionali”. Servirebbero 15 milioni di euro che la sola “Regione non ha a disposizione, ma occorre il contributo di tutti, imprese e categorie sindacali, che facciano tesoro dell’incontro con Pallotta e si attivino, ognuno per la propria parte”.

Il presidente Di Nardo ha dato l’immediata disponibilità, avendo l’azienda di trasporti regionale  acquistato di recente due locomotori, di avviare con le industrie dell’area industriale di Vasto e San Salvo una serie di colloqui per sviluppare un progetto che consenta di spedire e ricevere le merci su rotaie utilizzando un qualificato vettore come la Sagritana.

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