Che le condutture del vastese siano esse idriche che fognarie versino in pessime condizioni è un dato ormai noto a tutti; che spesso i tecnici del Comune e/o della Sasi siano impegnati in escavazioni e riparazioni è altrettanto evidente; che i cittadini siano costretti a vedere acqua marrone sgorgare dai propri rubinetti di punto in bianco senza alcun preavviso è per lo meno anacronistico e, forse, pericoloso. Perché questo è quel che sta succedendo da tre giorni nel quartiere limitrofo al cimitero, ma è successo anche in quel di Sant’Anna, nel centro storico e in alcune tranche di via Ciccarone dove, talora, si accusa anche un calo di pressione inspiegabile. Normale che in una città di oltre 40mila abitanti proiettata nel XXI secolo certe cose risultino incomprensibili e inqualificabili e che possano scaturire da esse proteste vibranti, in attesa di un’estate che potrebbe essere ancora una volta rovente sulla questione approvvigionamento idrico. Eppure basti pensare che anche l’Enel, quando deve interrompere l’erogazione di corrente elettrica, mette un avviso giorni prima…certo la causa scatenante è da rintracciarsi probabilmente in infiltrazioni di terra dovute a rotture o riparazioni, ma una maggiore attenzione e rispetto verso i cittadini utenti sarebbe quanto meno auspicabile.