La ASL 02 Lanciano – Vasto – Chieti ha definitivamente adottato il nuovo Atto aziendale deliberato dal direttore generale Francesco Zavattaro il 15 maggio 2013 con delibera n. 664. L’Atto aziendale è il documento che sancisce l’organizzazione e l’assetto della Asl in tutto il territorio provinciale e quello in questione rappresenta una modifica e un aggiornamento di quello deliberato il 30 novembre 2011 (n. 1460). Secondo quanto è dato sapere da fonti della stessa Azienda sanitaria, “rispetto alla proposta iniziale sono state apportate alcuni modifiche, accogliendo le richieste formulate in questi giorni nel corso degli incontri con le Organizzazioni sindacali, il Consiglio dei sanitari, il Collegio di Direzione, la Commissione Paritetica e, questa mattina, con i sindaci del Comitato ristretto”.
Secondo le stesse fonti, infatti, sarebbe stato rafforzato il ruolo degli Ospedali di Lanciano e Vasto, incrementando ulteriormente – di quattro a Lanciano e di due a Vasto – il numero delle unità operative a valenza dipartimentale.
In totale il nuovo Atto aziendale prevede in totale 103 unità operative complesse, 42 dipartimentali e 140 semplici.
Il contenuto della nuova delibera dirigenziale è stato esplicitato in un incontro tenuto con il Direttore generale della Asl, Francesco Zavattaro, il quale ha ribadito la volontà di “rafforzare l’assistenza sul territorio e di valorizzare alcune aree di eccellenza cruciali per l’incremento della mobilità attiva. Ad esempio, la Asl ha in corso le procedure per l’assunzione di due “primari” di chirurgia e di ostetricia e ginecologia, entrambi a indirizzo oncologico”.
Sulle polemiche innescate nelle corse settimane sul depotenziamento della rete di emergenza soprattutto nell’entroterra, Zavattaro ha voluto rassicurare alcuni sindaci interventi all’incontro sulla volontà di potenziare la rete, “non appena saranno disponibili le necessarie risorse umane e tecnologiche”.
A proposito di sindaci, erano presenti quelli di Vasto, Luciano Lapenna, di Casoli, Sergio De Luca, e di Fossacesia, Fausto Stante, ed è stato proprio Lapenna, in qualità di Presidente, ad affermare che il Comitato ristretto “apprezza il lavoro svolto da parte della Direzione Generale della Asl. Alcune osservazioni fatte le ritroviamo accolte, seppure parzialmente, nelle definitiva stesura dell’Atto aziendale. Riteniamo giusto il riequilibrio a favore dell’area frentana. Restano le perplessità per la scarsa incisività nei confronti del sistema universitario che determina l’accentramento nella realtà Chietina di servizi che spesso sono duplicazioni a dispetto di altri territori”.
Quanto all’organizzazione degli otto distretti sanitari previsti, Lapenna ha ribadito “le perplessità per la definizione di aree distrettuali con un numero di residenti esiguo a dispetto di altre aree con popolazione con un numero di residenti esorbitante”.
A queste affermazioni Zavattaro ha risposto che ”l’ampiezza dei Distretti sanitari è stata stabilita nel Piano sanitario regionale 2008-2010 e che eventuali modifiche sono da concordare con la Regione Abruzzo”.
Il Comitato ristretto ha chiesto, infine, che la sede del Distretto sanitario Sangro-Aventino sia trasferita da Villa Santa Maria a Casoli, dove tra l’altro è stato già istituito il Presidio territoriale di assistenza.
Lu. Spa.