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Caso OPS, la Provincia ricorre al TAR contro la spending review

Un momento della conferenza stampa di questa mattinaI tagli alla spesa stanno mettendo in ginocchio anche e soprattutto gli Enti pubblici. Abbiamo già toccato con mano la situazione di quelli regionali, ivi compresi i Centri di ricerca, e quelli comunali, ma non si possono dimenticare gli enti provinciali. Un caso, in particolare, è salito alla ribalta nel corso di questi mesi ed è quello dell’OPS (Organizzazione Progetti e Servizi), la società di proprietà della Provincia e del Comune di Chieti che si occupa degli accertamenti, controlli e verifiche degli impianti termici tra cui le caldaie domiciliari, e dell’informatizzazione del sistema provinciale integrato.

Bocciato dal commissario di governo, preposto all’attuazione della  spending review, il piano di riorganizzazione dell’ente varato dalla Provincia. Sulla questione, stamane si è tenuta una conferenza stampa alla quale hanno  preso parte il Presidente della Provincia di Chieti, Enrico Di Giuseppantonio, il Presidente OPS, Giacinto Mariotti, il Vice Presidente, Sergio Colasante, e l’Amministratore Delegato, Francesco Piccolotti. Erano presenti inoltre gli Assessori Mauro Petrucci e Tonino Marcello

La Provincia di Chieti sta perseguendo tutte le strade per salvaguardare il futuro dell’Ops e di tutti i dipendenti – ha detto Di Giuseppantonio – Abbiamo raggiunto risultati ragguardevoli. In questi tre anni abbiamo ridotto significativamente i costi di circa 3 milioni 300 mila euro senza intaccare minimamente i servizi sia in termini di qualità che di quantità, anzi riscontrando miglioramenti in tal senso, pur mantenendo gli stessi livelli occupazionali. Si è provveduto inoltre a ridurre del 33% l’indennità dell’Amministratore Delegato, ad approvare diversi regolamenti lasciati in sospeso nel passato e ad adottare il sistema Consip per gli acquisti”.

Abbiamo fatto ricorso al Tar – ha aggiunto il presidente della Provincia – contro la decisione del Commissario sulla spending review che non ha approvato il piano di ristrutturazione che peraltro contiene ulteriori riduzioni di costi, resi possibili dall’implementazione di modelli industriali più efficienti e avanzati per la gestione dei servizi. Resta in piedi anche l’applicazione del comma 8 dell’art.4 della legge 95/2012, che escluderebbe l’alienazione della società e mantenerla così com’è: a tal proposito abbiamo chiesto un parere alla Corte dei Conti sull’interpretazione della norma. E’ evidente – ha concluso – che ci troviamo di fronte al più classico dilemma italiano: non abbiamo un riferimento chiaro, non abbiamo leggi che ci dicano con trasparenza e certezza come procedere in questi casi, per agevolarci anche il rispetto delle stesse”.

Nel corso dell’odierna conferenza il Presidente Di Giuseppantonio ha inoltre annunciato di aver attribuito la delega specifica alle Società partecipate all’Assessore Mauro Petrucci.

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